Taglio ai vitalizi: arrivati una pioggia di ricorsi!

Taglio ai vitalizi: arrivati una pioggia di ricorsi!

Una pioggia di ricorsi, alla delibera dell’Ufficio di presidenza della Camera dei Deputati con cui il 12 luglio 2018 sono stati tagliati i vitalizi a circa 1300 ex parlamentari. I ricorsi – ha detto il presidente della Camera Roberto Fico – sapevo sarebbero arrivati, farli è un diritto ma resto convinto della delibera approvata dall’ufficio di presidenza della Camera perché è un provvedimento che ricuce una ferita. Non l’abbiamo fatta contro qualcuno ma per qualcuno, nell’interesse del popolo italiano. Lo ha rivelato durante un’intervistain diretta da Rai News24 da Halifax, in Canada, dove si è svolto il G7 dei parlamenti.

Pioggia di ricorsi contro il taglio dei vitalizi.

In merito ai ricorsi è intervenuto anche il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio dove ha detto che 700 ex deputati che hanno fatto ricorso per riavere i vitalizi che il governo ha abolito e continuare a essere mantenuti a vita dallo Stato.

Quando erano in Parlamento – ha aggiunto Di Maio – non hanno fatto nulla per aumentare le pensioni minime e le condizioni di vita dei pensionati più poveri e ora vogliono continuare a prendere vitalizi di migliaia di euro nonostante abbiano versato molto meno.

L’avvocato ed ex parlamentare del Pdl, Maurizio Paniz, in un’intervista all’agenzia Adnkronos ha annunciato di aver presentato giovedì scorso oltre 300 ricorsi contro i tagli dei vitalizi per gli ex deputati e ne presenterà un altro centinaio la prossima settimana, prima della scadenza accreditabile all’11 settembre.

Punto – ha spiegato Paniz – ad ottenere l’annullamento della delibera dell’Ufficio di presidenza della Camera, che ha fortemente ridotto l’ammontare dei vitalizi in essere. Una delibera che ritiene totalmente illegittima e palesemente incostituzionale.

Inoltre, Maurizio Paniz, è uno dei cinque legali che assistono i ricorrenti per un totale di quasi 700 ricorsi, secondo lui i giudici gli daranno ragione e il presidente della Camera, Roberto Fico dovrà arrendersi. Lo ha confermato anche il Consiglio di Stato nel parere che ha recentemente dato alla presidenza del Senato, indicando le condizioni per un possibile intervento che qui alla Camera non sono state in alcun modo rispettate, ha detto l’Adnkronos.

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