Ci sarà la proroga dello stato d’emergenza per la pandemia fino al 31 gennaio 2021. L’altro giorno il premier Giuseppe Conte, dopo un incontro con la maggioranza, lo ha annunciato. Lo impone il quadro attuale della situazione: contagi sopra i 2500 in Italia, il resto d’Europa in gravi difficoltà. E, come riferisce il sito del Corriere, il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, per meglio controllare questa fase critica, intende ripristinare il monitoraggio giornaliero tra Protezione Civile e Regioni.
Era assai probabile che il governo proseguisse la strada intrapresa il 31 gennaio 2020. Lo stato d’emergenza, in scadenza il 15 ottobre, comporta strumenti di azione non ordinari che abbreviano procedure di spesa e tempi. Restano gli organismi creati per rispondere al coronavirus, commissario straordinario e comitato tecnico scientifico, e si può ricorrere ai dpcm (decreti presidenza consiglio dei ministri) che hanno scandito questi mesi di misure anti Covid.
“Massima attenzione!”
«La situazione continua ad essere critica, richiede massima attenzione», spiega Giuseppe Conte. Il ministro della salute, in visita allo stabilimento Sanofi di Anagni dove verrà infialato, se avrà il via libera, uno dei candidati vaccini studiati dall’azienda in partnership con GSK, persegue la linea di «prudenza e cautela» lungo la quale intende muoversi. Martedì parte il confronto con Camera e Senato.
