Sospensione Mutui prima casa: tutti requisiti, i pro e contro della misura del decreto Cura Italia

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Nel decreto Cura Italia è stata introdotta una misura che introduce la possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo della prima casa. Gli esperti di Facile.it, attraverso una nota stampa, hanno fornito utili chiarimenti in merito, sottolineando come tale possibilità debba essere utilizzata solo se strettamente necessaria perché accedere al fondo potrebbe significare, per alcuni, precludere la possibilità di surrogare il mutuo non solo chiaramente durante il periodo di sospensione, ma anche in futuro.

Decreto Cura Italia: al via la misura che consente di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per la prima casa

Con gli ultimi interventi del Governo a sostegno delle famiglie è stata introdotta la possibilità per i mutuatari in difficoltà economica a causa del Coronavirus di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per un massimo di 18 mesi. Si tratta di una misura che tiene conto delle difficoltà economiche delle famiglie in questo difficile momento di emergenza. Per la sospensione delle rate il Governo ha potenziato il Fondo di solidarietà per i Mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini.

Requisiti e modalità per richiedere la sospensione del mutuo

Possono richiedere la sospensione del mutuo non solo i lavoratori subordinati e parasubordinati che hanno perso il lavoro, ma anche coloro che, a causa del Coronavirus, hanno subito una sospensione dal lavoro o una riduzione delle ore per un periodo di almeno trenta giorni. Con il decreto “Cura Italia” il Governo ha esteso questa possibilità anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, un calo del proprio fatturato superiore al 33% in conseguenza alle restrizioni introdotte per arginare la diffusione del Covid-19. L’adesione al fondo è limitata ai soli mutui per l’acquisto della prima casa e per immobili di valore non superiore ai 250.000 euro; non ci sono limiti in base all’ISEE del richiedente. La richiesta di sospensione del mutuo va presentata con un’apposita domanda corredata dalla documentazione alla propria banca, la quale, a sua volta, sottoporrà a Consap, l’ente che gestisce il Fondo, la richiesta per approvazione.

Il parere degli esperti di Facile.it

Gli esperti di Facile.it attraverso una nota stampa hanno spiegato che dovrebbe essere utilizzata solo se strettamente necessaria, visto che accedere al fondo potrebbe significare, per alcuni, precludersi la possibilità di surrogare il mutuo non solo chiaramente durante il periodo di sospensione, ma anche in futuro.

Pro e contro della sospensione dei mutui prevista nel Decreto Cura Italia

Ha così rimarcato Umberto Stivala esperto nel settore mutui di Facile.it: «Sebbene ci si trovi in una situazione senza precedenti e vada detto che il mondo bancario, in periodi come questi, ha sempre grande comprensione dei mutuatari e si adoperi per trovare delle soluzioni…è bene evidenziare che, in passato, ci sono stati istituti di credito che hanno negato la surroga a mutuatari che anni prima avevano fatto ricorso al Fondo di solidarietà per la sospensione delle rate. Prima di “congelare” il mutuo è opportuno valutare con attenzione e scegliere questa opzione solo se veramente necessaria». Al termine del periodo di sospensione il finanziamento ripartirà da dove si era bloccato, quindi il piano di ammortamento verrà quindi allungato di un periodo pari alla durata della sospensione e il mutuatario dovrà comunque corrispondere alla banca anche la metà degli interessi maturati sulle rate non versate.

Secondo gli esperti nel settore mutui di Facile.it se è possibile per ora evitare di optare per questa misura fra qualche mese, valutare opzioni diverse per alleggerire la rata. Un’alternativa potrebbe essere, ad esempio, aspettare che termini il periodo di criticità per poi optare per una surroga o una rinegoziazione, se necessario allungando il piano di ammortamento. In chiusura ha evidenziato Stivala: «Nelle ultime settimane l’IRS, l’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso, è crollato toccando nuovi minimi storici, per poi risalire di qualche punto base negli ultimi giorni, ma attestandosi sempre su livelli estremamente bassi. Sebbene nelle prossime settimane potrebbe continuare ad oscillare, le condizioni dovrebbero restare favorevoli a lungo. Sarebbe un peccato precludersi la possibilità di surrogare tra qualche mese ed approfittare di questi tassi quando l’emergenza sarà superata».

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