L’ultimo Decreto Legge in materia di Covid-19, ha programmato la graduale uscita dall’emergenza sanitaria: ci sarà una proroga dello smart working e nuove misure a favore dei fragili. Ci sarà, in effetti, una sorta di “periodo di transito” che accompagnerà i lavoratori verso il ritorno alla normalità. Proroga del lavoro agile fino al 30 giugno e nuove misure a favore dei lavoratori più fragili. Questi, allo stato attuale, sono gli elementi principali di quanto è stato stabilito dal Governo.
Come riporta il sito Nonsapeviche.com, il Decreto Legge approvato lo scorso 17 marzo, ha concesso più tempo a lavoratori e imprese per organizzare il proprio ritorno alla normalità. Punto principale, in questo caso, è stata la proroga dello smart working: si tratta, infatti, di una possibilità straordinaria concessa alle aziende per far fronte alla diffusione dei contagi.
Lavoro a distanza e fragili!
Tuttavia, con la fine dello stato di emergenza, viene meno anche la necessità del lavoro a distanza e, finalmente, si può tornare alla “normalità”. Per altri due mesi, dunque, i datori di lavoro potranno ancora inviare le comunicazioni di attivazione dello smart working in modalità semplificata. Questa particolare modalità, inoltre, sarà ancora prevista per i lavoratori che sono, a loro volta, soggetti fragili. In questo caso ci sarà il ritorno dell’elenco di patologie che daranno l’accesso a questa possibilità.
Solo coloro che rientrano tra quelle indicate potranno proseguire la propria attività lavorativa a distanza. Tali soggetti, infine, sono genericamente coloro che presentano patologie che comportano una parziale o più grave compromissione del sistema immunitario. Dunque, trapiantati, pazienti oncologici, esentati dalla vaccinazione e, infine, soggetti con più di tre patologie a carico.
