Ci sono novità in arrivo per gli insegnanti delle scuole secondarie. La riforma sul personale docente della scuola introdurrà tre strade per arrivare al concorso e alla cattedra di ruolo per gli istituti medi e superiori. Tra queste anche un percorso agevolato per i precari storici. A cambiare sarà anche il percorso di formazione, con sessanta crediti da ottenere tra teoria e tirocini, oltre alla laurea magistrale o a ciclo unico, per l’abilitazione. Le novità sono anche economiche, con gli scatti di stipendio che non varranno solo per anzianità, ma saranno legati anche ai percorsi di formazione e aggiornamento permanente.
Come spiega il sito Money.it, il decreto che stanno mettendo a punto i ministeri di Istruzione e Università è atteso entro giugno e oggi il ministro Patrizio Bianchi presenterà la prima bozza ai sindacati. Per l’abilitazione si introduce un percorso di formazione e selezione con tanto di prove per accertare le competenze culturali e disciplinari. In particolare quelle tipiche della professione da docente, quindi pedagogiche, relazionali, ma anche tecnologiche.
Il piano estate!
Nel frattempo, come riporta il sito Fanpage.it, il ‘Piano estate’, lanciato l’anno scorso per tenere aperte le scuole durante il periodo estivo e permettere così agli studenti di recuperare la socialità perduta durante la pandemia, verrà mantenuto. L’orientamento del governo e del ministero dell’Istruzione è quello di tenere aperte le scuole anche per il periodo delle vacanze, anche per dar modo ai ragazzi di rinforzare e potenziare le competenze disciplinari: “Sono felice di poter dire che lo realizzeremo anche quest’anno”, ha annunciato in un’intervista a ‘Il Messaggero’ il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Ci saranno – ha aggiunto – circa 300 milioni di risorse a disposizione. Renderemo questa esperienza strutturale“. L’iniziativa “mette al centro i ragazzi, soprattutto le fasce più deboli, e le famiglie”. E “un’attenzione particolare” sarà dedicata “anche all’accoglienza delle bambine e dei bambini ucraini“, “che sono già più di 16.000”, afferma. Sulla riforma della scuola e le nuove assunzioni, il ministro ha sottolineato che “avremo finalmente concorsi annuali, a garanzia di una maggiore continuità”.