Scuola, oggi quasi sette milioni in presenza

Scuola: il ritorno in classe tra polemiche e nuove regole

A partire da oggi sono circa sette milioni gli studenti in presenza sugli 8,5 milioni totali delle scuole statali e paritarie, otto su dieci. Come riferisce il sito dell’agenzia Ansa, sono 291.000 in più della scorsa settimana, tutti della Campania, che è uscita dalla zona rossa. Restano in fascia di massimo rigore Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta, con 390.000 studenti in didattica a distanza. Saranno dunque più di un milione e mezzo quelli ancora in dad la settimana ventura.

Un  rischio ragionato!

D’altra parte dal 26 aprile in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza al 100%. In zona rossa le lezioni si svolgeranno in classe fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolgerà almeno al 50% in presenza. «Un rischio ragionato, non folle» ha commento il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha definito l’istruzione «architrave della nostra società». Il ministero sta operando a tappe serrate in vista del rientro in classe di tutti gli studenti, tuttavia ci sono dei problemi.

Innanzitutto c’è il problema dei trasporti. Oltre a ciò, come segnalano i presidi, c’è il sovraffollamento degli istituti, con l’impossibilità di mantenere il distanziamento in molte classi. In casi come questi, il ritorno alla Dad sarà una conseguenza obbligata. In giornata è previsto un incontro tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e i Sindacati per fare il punto sui protocolli di sicurezza e sugli esami, ormai vicini. «Un segnale di grande sensibilità», dice Maddalena Gissi, segretaria Cisl Scuola, che spera «di avere indicazioni certe sul tracciamento e sull’uso delle mascherine FFP2 come indicato dagli scienziati».

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore