Tante le news annunciate dal Miur per l’esame di Stato 2020. Ci saranno delle novità in merito all’alternanza scuola lavoro, le prove Invalsi che faranno parte dei nuovi requisiti di ammissione all’esame. La vera innovazione di quest’anno è stato il colloquio orale, la cui struttura è stata confermata anche per il 2020. Ci saranno 3 buste, tra cui sceglierne una da cui estrarre il materiale per il discorso pluridisciplinare. Ci sarà la relazione sull’alternanza scuola lavoro, la revisione dei compiti scritti, e le domande su Cittadinanza e Costituzione.
Il colloquio orale dell’esame di maturità: un primo bilancio.
In questi giorni, si stanno ancora gli orali dell’ex “esame di maturità”: mai cambio di nome fu più opportuno, poiché ben poco di “maturo” rimane in uno dei pochi riti di passaggio ancora esistenti. Le novità sono state: la scomparsa della “tesina” – sostituita dalle buste in stile quiz televisivo, dalle competenze in pillole di cittadinanza e Costituzione, dalla presentazione delle attività di alternanza scuola-lavoro – e soprattutto i famigerati “collegamenti” interdisciplinari che il candidato deve esibire di fronte a una commissione di docenti ridotti quasi unicamente al ruolo di “uditori”. Pubblicizzato dagli uffici del MIUR come una svolta radicale, che apre finalmente alla didattica per competenze e all’autonomia di apprendimento, questo nuovo esame rischia di far perdere definitivamente alla scuola il contatto con la realtà.
La cultura del citazionismo.
Gli studenti l’hanno capito benissimo: per loro, il nuovo orale è semplicemente diventato più «facile», termine pronunciato con una punta d’ironia del tutto giustificata. In effetti, il “nuovo” esame non fa altro che rispolverare il “vecchio” nozionismo, fatto di mezze citazioni e formule trite, per di più assemblato per mezzo di assonanze raccapriccianti («siccome ho parlato della resistenza di un circuito elettrico, potrei parlare della Resistenza in Italia…») e ripetuto all’infinito da un colloquio all’altro, perché alla fine il gioco delle combinazioni è limitato. Insomma, l’esame riformato sta paradossalmente riportando in auge quella pseudo-cultura da bar che si proponeva di eliminare.