Scuola, le novità sulla riapertura: le Regioni vanno in ordine sparso. Tutti i dettagli

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Per quanto riguarda la riapertura delle scuole il 14 settembre il Governo ha deciso di tirare dritto per la propria strada, a prescindere dal fatto che tutti i soggetti coinvolti in prima persona nel mondo dell’istruzione, a cominciare dai presidi, abbiano da diverso tempo a questa parte messo in evidenza che permangono certi sostanziali nodi nodi irrisolti, dai banchi monoposto per garantire il distanziamento alle mascherine, dalle aule che spesso non sono sufficienti, alle cattedre rimaste scoperte.

Come riporta il sito del Sole 24 Ore, questa situazione ha determinato il fatto che anche in questo caso, come è accaduto in più di un’occasione al termine della serrata, quando si trattava di decidere come e con quali tempi tornare alla normalità, le Regioni si muovono in ordine sparso. Un aspetto è la data del ritorno in classe: allo stato attuale sono sette quelle che hanno deciso di posticipare l’avvio mentre sono dodici, più la provincia di Trento, quelle in cui la campanella tornerà a suonare.

Come tutelare i singoli studenti?

Un altro aspetto è quello delle soluzioni da adottare a tutela della sicurezza dei singoli studenti e dei loro compagni. Nel monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute si parla di leggero ma costante incremento dell’indice di trasmissione nazionale

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