Alla vigilia dell’apertura del nuovo anno scolastico, si è tenuta una conferenza sulla riapertura delle scuole in sicurezza a cui hanno partecipato 53 Paesi. “Diritto alla salute e diritto all’istruzione devono camminare insieme. Oggi, in rappresentanza dell’Italia, ho promosso con l’Oms una conferenza sulla riapertura delle scuole in sicurezza a cui hanno partecipato 53 Paesi. Questa è la vera priorità delle prossime settimane in tutto il mondo“, ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza.
Roberto Speranza al termine del summit di oggi sulle misure per il rientro a scuola: pianificare didattica online in caso di necessità
Quattro misure chiave la riduzione del rischio negli ambienti scolastici: dalle norme di igiene base, al distanziamento, a politiche specifiche per bambini a rischio con esigenze di apprendimento o condizioni di salute speciali, nonché per docenti con condizioni di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi. Promossa la didattica online in particolari situazioni. A sottoscriverle, in una dichiarazione congiunta, il direttore Regionale per l’Europa dell’Oms Hans Kluge e il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del summit con 53 Paesi. In particolare, si legge, «è realistico preparare e pianificare la disponibilità dell’apprendimento online per integrare l’apprendimento scolastico nel prossimo anno scolastico». Necessario in caso di chiusure temporanee, o durante la quarantena episodica, o a integrazione per l’apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la presenza scolastica per rispettare le esigenze di allontanamento fisico nelle aule più piccole».
Azzolina: “Avremo le risorse dall’Europa con cui costruire la scuola di domani”
Dal suo canto la ministra dell’Istruzione Azzolina si è così espressa in una lettera inviata ai docenti, ai presidi e a tutto il personale scolastico alla vigilia della riapertura delle scuole: “Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l’inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall’Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle”.
Ed ha aggiunto: “Respingeremo sempre con forza le insinuazioni che mirano a gettare discredito sulle istituzioni scolastiche e soprattutto su chi ci lavora come quelle che danno già per certa una fuga ipotetica di insegnanti dalle classi. O le narrazioni secondo cui non ci saranno corsi di recupero perché i docenti si rifiutano di farli. Traduzioni semplicistiche che rischiano di fare danno al sistema. Dimostriamo ancora una volta che il corpo dei docenti è sano. Composto da insegnanti che ci credono. Che amano il proprio lavoro e lo svolgono con professionalità e impegno”.
Le nuove regole per la sicurezza da applicare nelle scuole
Sulle nuove regole per la sicurezza si è così espressa: “Ci troveremo a convivere con regole di sicurezza da rispettare e con una maggiore attenzione agli aspetti sanitari. Non era mai successo prima. So che c’è preoccupazione, è comprensibile. Ci darà sostegno la garanzia del gran lavoro fatto. Lo dico senza alcun trionfalismo, ma con soddisfazione: dati alla mano, nessuno in Europa si è impegnato così tanto nei mesi estivi per preparare la scuola a questa nuova stagione”.