Scuola, il Governo Draghi cambierà il calendario?

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Il nuovo Governo avrà nel suo programma misure «strutturali» per rilanciare l’istruzione. Infatti nel Recovery plan ci sono ventinove miliardi a disposizione finalizzati a riforme e migliorie in questo settore. Tuttavia Mario Draghi — come riporta il sito del Corriere della Sera — avrebbe parlato anche di calendario scolastico e di recupero dei mesi persi con l’emergenza pandemia. Ciò vuol dire che le scuole quest’anno finiranno più tardi? E, se sì, di quanto?

I ragazzi andranno tutti a scuola fino a fine giugno, come hanno già ipotizzato alcuni esperti, o gli studenti delle scuole elementari e medie, che – escluse certe regioni – non hanno perso che pochi giorni di scuola finiranno come previsto? Ma il prolungamento a fine anno – che resta una delle ipotesi più discusse in questi mesi – si scontra con un altro due problema: gli esami di maturità cominciano a metà giugno per finire entro la metà di luglio. Si possono far slittare di una o due settimane al massimo ma non di più, pena il prolungamento nel mese di agosto, troppo caldo e troppo tardi per chi vuole tentaare le selezioni per le università straniere.

La posizione della Gilda!

«Da insegnante trovo inutile protrarre le lezioni di un paio di settimane – sostiene Rino Di Meglio, segretario della Gilda – A parte le difficoltà oggettive che comporterebbe, sia da un punto di vista organizzativo con gli esami di fine ciclo, sia da un punto di vista climatico, con edifici scolastici perlopiù inadeguati, un tale provvedimento si rivelerebbe inefficace rispetto al recupero degli apprendimenti da parte degli alunni. Piuttosto, risulterebbe più opportuno finanziare corsi di recupero individuali per gli studenti rimasti realmente indietro».

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