Scuola, AnDDL: andremo alla Corte costituzionale perchè il concorso semplificato discrimina i precari

Scuola, AnDDL: andremo alla Corte costituzionale perchè il concorso semplificato discrimina i precari

Il presidente dell’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori (AnDDL),  Pasquale Vespa, in un comunicato stampa ha richiesto ancora una volta alla Politica una risposta per la stabilizzazione di tutto il precariato della Scuola.

AnDDL: concorso semplificato discrimina i precari.

In una nota il Presidente Vespa ha commentato la nuova ordinanza del Consiglio di Stato dicendo che si sta smantellando pezzo dopo pezzo il concorso riservato ai docenti abilitati e che quel concorso è stato sempre considerato dall’associazione una truffa ai danni dei lavoratori, un percorso discriminatorio nei confronti dei precari di Terza Fascia.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta): Accoglie l’appello (Ricorso numero: 6243/2018) e, per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata, accoglie l’istanza cautelare in primo grado ai fini dell’ammissione con riserva dei Diplomati Isef tutelati dall’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori al concorso previsto per i docenti abilitati indetto con DDG n. 85 del 1° febbraio 2018. Sollecita fissazione dell’udienza di merito e solleva questione di legittimità costituzionale in ordine alle modalità di svolgimento dei concorsi di cui all’art. 17 del D.Lgs 13 aprile 2017, n. 59.

Si tratta di una nuova vittoria in Tribunale per l’Associazione e non solo per la partecipazione dei suoi assistiti al concorso. Il Consiglio di Stato ha aperto un profondo squarcio sulla legittimità del concorso riservato agli abilitati, ha commentato Pasquale Vespa .

Infatti, se da un lato il legislatore da vita a ben due percorsi concorsuali in via transitoria, ammette nel contempo che l’abilitazione all’insegnamento non è necessaria per partecipare al concorso per diventare insegnanti, bensì vi possono accedere tutti i laureati che hanno conseguito un certo numero di crediti formativi.

E allora perchè discriminare i docenti lavoratori con pluriennale esperienza dal primo concorso riservato agli abilitati se l’abilitazione di fatto non esiste più? Da qui il rinvio degli atti alla Corte costituzionale ha aggiunto il presidente dell’associazione.

Che si dia corso ad una procedura transitoria analoga a quella prevista per i Diplomati Magistrali e che valorizzi chi ha laurea ed esperienza almeno di 3 anni nella Secondaria di primo e secondo grado e attendiamo gli esiti delle altre discussioni al CdS e le decisioni della Corte Europea dei Diritti Umani, ha concluso Vespa.

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