Sono in corso stamane in tutta Italia le manifestazioni “Insieme per la giustizia” indette da Cgil e Uil, questa volta senza Cisl: lo sciopero generale proclamato dai due sindacati è contro la Manovra del Governo Draghi, considerata inadeguata. Otto le ore di astensione indette, che riguardano lavoratori pubblici e privati e i servizi, a partire dai trasporti.
“Penso che stia aumentando la distanza tra il palazzo della politica e noi stiamo dando voce a chi invece vuole che in questo Paese si affermi la giustizia sociale e perché il mondo del lavoro torni a essere centrale“. Lo ha dichiarato, come riporta il sito Rainews, il leader della Cgil, Maurizio Landini, a piazza del Popolo a Roma. “Ci hanno convocato lunedì prossimo sulle pensioni, sull’avvio della riforma Fornero che chiediamo da tempo – ha detto – oggi è l’avvio di una mobilitazione, non tutto finisce con la legge di bilancio. Siamo all’inizio, per cambiare tutto quello che di sbagliato è stato fatto in questi anni”.
“Siamo fieri e orgogliosi di rappresentare chi è rimasto indietro. Una prima battaglia l’abbiamo già vinta, abbiamo costretto il Paese a interrogarsi. C’era una narrazione che tutto andava bene, il 6% del Pil, ma il Paese deve guardare chi sta indietro, c’è gente che sta male. Ci hanno detto che è uno sciopero ‘politico’ per offenderci, ma il sindacato quando fa proposte le fa nel merito e quindi certo che è politico, ma a favore di chi è rimasto indietro“. Così il segretario Uil, Pierpaolo Bombardieri, parlando in piazza del Popolo a Roma.
Punti critici!
Oggetto dello sciopero sono fisco, pensioni, politiche industriali, contrasto alle delocalizzazioni e alla precarietà, sanità, non autosufficienza e scuola. Questi sono i punti critici della manovra, secondo Cgil e Uil. Per le due confederazioni “non ridistribuisce ricchezza, non riduce le disuguaglianze e non genera uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile“. “La legge di Bilancio e i provvedimenti messi in campo non danno risposte sufficienti. Vogliamo dei cambiamenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e le pensionate e per rafforzare la coesione sociale e territoriale”, recita il volantino preparato dalle sigle sindacali congiunte.
Non partecipano alla protesta la scuola, che ha già scioperato venerdì scorso, e la sanità, esonerata sin dall’inizio per salvaguardare il diritto prioritario alla salute in questa fase di emergenza pandemica. Ma nonostante ciò alcuni giovani e studenti hanno risposto all’appello, come Rete della Conoscenza, Unione degli Studenti e Link Coordinamento Universitario.