Sciopero benzinai il 6 febbraio 2019: ecco il motivo della protesta!

Sciopero benzinai il 6 febbraio 2019: ecco il motivo della protesta!

I sindacati dei gestori degli impianti di benzina hanno proclamato mercoledì 6 febbraio 2019 uno sciopero nazionale di 24 ore per protestare contro il governo e il ministero dell’economia. La protesta degli addetti ai distributori di carburante è nata dalla revoca da rimborso del credito d’imposta a favore degli esercenti calcolato sul 50% commissioni addebitate per transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronico.

Ecco perchè i benzinai sciopereranno per 24 ore il 6 febbraio 2019

Come si legge in una nota diffusa dai sindacati dei gestori degli impianti, il ministero dell’Economia “ha deciso di confiscare il rimborso che, dopo oltre 15 anni di trattative, il Governo precedente aveva finalmente approvato con la finanziaria 2018 in termini di credito d’imposta a favore dei gestori, riconoscendo il maggiore livello di commissioni bancarie collegate alle transazioni con carte di credito, subito in ragione dello straordinario peso fiscale che grava sul prezzo dei carburanti”.

Inoltre, nella nota congiunta Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio viene riportata che la decisione di negare il rimborso “è del tutto ingiustificata ma anche gravissima, perché pretende di cancellare arbitrariamente un atto politico pubblico frutto di un equilibrio motivato, attraverso espedienti tecnici unilaterali sottoforma di circolari ed emendamenti nascosti nel mucchio di quelli collegati alla conversione del Decreto semplificazioni”.

Al prezzo medio attuale della benzina – hanno scritto nella nota Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio –ogni 100 euro di commissioni che il sistema bancario pretende dal gestore, 66,59 euro sono generati dal tributo incassato dall’Erario. Ciò che finisce al minimo per dimezzare il margine lordo anche percentualmente esiguo (2% ca del prezzo al pubblico) riservato ai gestori”. Le sigle sindacali hanno comunicato di aver già informato dello sciopero dei benzinai sia il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio che il ministro dell’Economia Giovanni Tria, oltre ai sottosegretari al Mise, Dario Galli, e al Mef, Massimo Garavaglia, in un incontro avvenuto lo scorso 16 gennaio.

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