Scadenze fiscali dicembre 2018: rottamazione, Iva, Imu e Tasi

Scadenze fiscali dicembre 2018: rottamazione, Iva, Imu e Tasi

Le scadenze fiscali del mese di dicembre 2018 possono essere raggruppate in tre grandi categorie: la scadenza della rata relativa alla rottamazione per chi intende accedere alle nuove agevolazioni della pace fiscale; le scadenze Imu e Tasi per tutti i contribuenti e la scadenza dell’acconto Iva 2018 a fine mese per le imprese. Coloro che hanno aderito alla “rottamazione bis“, ma non sono riusciti a saldare le prime tre rate scadute a luglio, settembre e ottobre, potranno regolarizzare la propria situazione entro il 7 dicembre 2018. In questo modo potranno accedere in modo automatico alla cosiddetta rottamazione ter.

Prima scadenza fiscale 7 dicembre 2018: saldo rottamazione precedente per l’accesso alla pace fiscale

La rottamazione-ter consentirà ai contribuenti di pagare i debiti fiscali relativi alle cartelle del periodo compreso tra il 2000 ed il 2017 in diciotto rate spalmate in cinque anni. Saranno due le scadenze nell’anno 2019, quattro a partire dal 2020 e gli interessi dovuti sulla dilazione saranno ridotti dal 4,5% al 2% annuo. La rottamazione-ter è di fatto una definizione agevolata più favorevole: il debitore potrà pagare le somme dovute in unica soluzione oppure in maniera dilazionata in cinque anni, beneficiando di un pagamento in 10 rate da versare nell’arco di 5 anni consecutivi. Dal 2019, quindi, le scadenze delle rate saranno il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno. E dal primo agosto 2019 verrà calcolato anche un tasso di interesse pari allo 0,3%.

Seconda scadenza fiscale 17 dicembre 2018: saldo Imu e Tasi

Lunedì 17 dicembre 2018 scade il termine per il versamento del saldo Imu e Tasi 2018 sugli immobili e sui servizi indivisibili. Sono tenuti a versare l’Imu i proprietari o titolari di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali, e locatari in caso di leasing. Sono tenuti a pagare la Tasi, invece tutti coloro che possiedono un’abitazione, mentre in caso d’affitto il pagamento è suddiviso tra inquilino e proprietario.

Per il versamento si potrà utilizzare il modello F24 (ordinario o semplificato) utilizzando gli appositi codice tributo, o anche gli appositi bollettini postali. I contribuenti che non verseranno il saldo Imu e Tasi entro la scadenza stabilita possono ovviare a tale ritardo utilizzando l’istituto del ravvedimento operoso ex art. 13, D.Lgs. 472/1997, che consente di pagare l’imposta dovuta con una sanzione ridotta rispetto a quella prevista. E’ opportuno ricordare, che i proprietari di prima casa e di terreni agricoli che sono ubicati nelle aree montane sono esonerati dal pagamento dell’IMU.

Terza scadenza fiscale 27 dicembre 2018: acconto Iva

Giovedì 27 dicembre 2018 i professionisti e le imprese saranno tenute al versamento dell’acconto Iva. Il saldo dell’acconto IVA dovrà essere eseguito tramite modello F24, esclusivamente in modalità telematica ed utilizzando un codice tributo differente a seconda che il contribuente liquidi l’IVA mensilmente o trimestralmente. Entro questa data, inoltre, occorre inviare gli elenchi Intrastat per i contribuenti con obbligo mensile, ovvero con operazioni effettuate nel mese per più di 50.000 euro a trimestre.

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