Riforma sulla leggittima difesa, tutte le novità. Il vice premier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo il fronte aperto sui migranti e quello del censimento dei rom, sta spingendo sulla riforma della leggittima difesa.
Riforma sulla leggittima difesa, a che punto è?
È stata già depositata dal sottosegretario all’Interno Nicola Molteni agli atti del sindacato ispettivo una proposta di legge di cui è primo firmatario. La Lega riproporrà i contenuti del testo che proprio Molteni presentò come prima firma alla fine di marzo, appena insediate le Camere.
Nel testo è riportato, la “licenza” di sparare a chiunque si introduca in un’abitazione privata, annullando la valutazione oggi prevista per legge di proporzionalità fra offesa e difesa. Solamente nel caso in cui si sia in possesso del porto d’armi.
Nell’articolo 1 del testo presentato a marzo, considera che chi abbia agito per legittima difesa è colui che compie un atto per respingere l’ingresso o l’intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell’immobile, con violenza o minaccia di uso di armi di una o più persone, con violazione di domicilio.
Nello stesso disegno di legge si annunciava un inasprimento della pene sui furti domestici. In particolare, si prevedono la reclusione da un minimo di cinque anni a un massimo di otto anni e la multa da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 20.000 euro.
Per l’ipotesi aggravata di cui al comma 3 del medesimo articolo si prevedono un minimo edittale di sei anni di reclusione, mentre il massimo resta quello attualmente previsto, pari a dieci anni, e la multa da un minimo di 20.000 euro a un massimo di 30.000 euro.
Un’ulteriore modifica che si vorrebbe introdurre rispetto alla disciplina attuale riguarda i processi, dal momento non potranno più accedere al rito abbreviato gli imputati rinviati a giudizio per un reato per il quale la legge prevede l’ergastolo. Uno degli obiettivi della nuova riforma è anche quello di rinforzare il fondo per le vittime dei reati violenti.