Riforma pensioni, reddito di cittadinanza e pace fiscale: nuovo vertice prima del Cdm sulla manovra

Riforma pensioni, reddito di cittadinanza e pace fiscale: nuovo vertice prima del Cdm sulla manovra

Mancano poche ore alla scadenza dei termini per la presentazione della manovra di bilancio per il 2019. Al termine del pre-Consiglio riunitosi ieri sera a Palazzo Chigi non è stata raggiunta ancora un’intesa tra M5s e Lega sulla “pace fiscale”. Prima del consiglio dei ministri previsto per questo pomeriggio, ci sarà un nuovo vertice a Palazzo Chigi per trovare l’accordo fra Movimento 5 Stelle e Lega sulle principali misure.

Manovra, non è stata raggiunta l’intesa. Nuovo vertice prima del Consiglio dei ministri.

Assenti, ieri al pre-Consiglio i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dove non sarebbe emersa una soluzione condivisa su uno dei nodi principali del decreto fiscale, atteso oggi in Consiglio dei ministri. Sarà dunque un nuovo vertice politico, che dovrebbe svolgersi prima del Cdm, con il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier a dover trovare il punto sull’accordo. Riforma pensioni, reddito di cittadinanza, pace fiscale e Flat tax i principali argomenti sul tavolo.

Il M5s punta sui 10 miliardi da destinare al reddito e alle pensioni di cittadinanza, per finanziarle vorrebbero inserire per decreto nella manovra anche i tagli alle pensioni d’oro, al momento previsti in un disegno di legge presentato alla Camera che prevede tagli agli assegni superiori a 4.500 euro al mese. La Lega però non è d’accordo e si oppone a ogni ipotesi di colpire gli assegni inferiori a 4.500 euro.

Lo scontro tra Lega e M5S è anche sul decreto fiscale, sul tetto da mettere al condono per gli evasori. Come si legge su il corriereit: “la Lega era partita da un milione, i 5 Stelle fanno fatica a digerire anche 100 mila euro. Ma il problema maggiore è che per finanziare tutto mancano ancora un paio di miliardi, nonostante il deficit al 2,4% del Pil”.

Per ottenere il reddito e la pensione di cittadinanza il criterio sarà l’Isee, cioè l’indicatore della situazione reddituale e patrimoniale della famiglia. Il sussidio integrerà eventuali redditi fino a 780 euro al mese per un individuo, cifra che salirà in base a quanto numeroso è il nucleo familiare. Chi vive nella sua casa anziché in affitto prenderà meno. Infine, per quanto riguarda, le pensioni si punta a introdurre in manovra, la cosiddetta Quota 100 che consentirà di lasciare il lavoro a chi ha almeno 62 anni d’età e 38 di contributi.

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