Riforma pensioni: perchè Quota 100 non convince l’Inps

Pensioni e Reddito di Cittadinanza, i pagamenti di aprile 2022

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha chiarito a “Che tempo che fa” i motivi per i quali “Quota 100”, misura per le pensioni anticipate allo studio del Governo, non sarebbe una soluzione valida per ottenere la flessibilità in uscita ed il turnover. La decurtazione dell’assegno pensionistico di chi decidesse di andare in pensione anticipatamente (dovuta al minor numero di contributi versati), non potrebbe garantire la sostenibilità della misura, per Boeri, in quanto, anche se le pensioni erogate avranno un importo inferiore, esso non sarà tanto basso da compensare il maggior numero di pensioni che andranno in pagamento. 

Pensioni con Quota 100 e turnover. 

Secondo il presidente dell’Inps non c’è nessuna garanzia che mandare in pensione 400mila persone produca altrettanti nuovi posti di lavoro. “C’è una visione distorta del mercato del lavoro”, ha precisato Boeri. “Si pensa che funzioni come un autobus nell’ora di punta: affinché qualcuno salga, qualcuno deve scendere. In realtà funziona più come un treno in cui ci sono alcuni vagoni che sono abbastanza pieni e alcuni sono vuoti: qualcuno può scendere senza che qualcuno salga e viceversa.

Se noi guardiamo alle imprese che assumono soprattutto giovani sono imprese giovani, innovative, che non hanno persone che stanno andando in pensione, mentre molte persone che stanno andando in pensione lavorano in imprese che non stanno assumendo”, ha sottolineato.

“C’è un messaggio sbagliato: perché dobbiamo trattare i lavoratori che hanno più di sessant’anni d’età come se fossero un peso, come delle persone che occupano un posto per impedire a dei giovani di lavorare?”, si è chiesto Boeri.

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