Riforma pensioni, novità: dalla modifica del contributivo all’attuazione di un’adeguata flessibilità in uscita

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Pochi giorni fa si è tenuto il convegno “Rivolti al futuro”, all’interno del quale si è collocato l’intervento del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Secondo il sindacalista sarebbe bene, nell’ambito di una più ampia riforma della previdenza, considerare che non tutti i lavori sono uguali, sia sul piano legato all’aspettativa di vita sia su quello dei contributi. Per Landini è necessario correggere un sistema puramente contributivo, che senza modifiche genera al suo intero enormi diseguaglianze. Il segretario generale della Cgil ha così sottolineato nel corso del suo intervento al convegno: “Solidarietà significa anche tener conto delle differenze delle cose che si fanno. Chi svolge un lavoro gravoso ha un’aspettativa di vita diversa rispetto ad altri lavoratori. E naturalmente significa anche distinguere le diverse situazioni in cui vivono e lavorano uomini e donne, e considerare i giovani”. Per questo, “se ci riferiamo alle donne, occorre tener conto del lavoro di cura che significa poi anche pensare a un modello sociale che abbia caratteristiche anche diverse da quello attuale”.

Landini chiede la modifica del contributivo puro e l’attuazione di un’adeguata flessibilità in uscita.

Landini ha rilanciato: “Tra gli elementi che creano diseguaglianze uno dei più importanti è il fatto che i lavori non sono tutti uguali, non solo per l’aspettativa di vita ma anche sul piano dei contributi e delle opportunità”. L’obiettivo è quello di garantire che ogni tipologia di lavoro venga ricollegato a dei contri buti utili per andare in pensione. L’altro scopo è riuscire a garantire un’adeguata flessibilità in uscita: “Sembra un paradosso che da un lato mi si dice che col contributivo vado in pensione in base ai contributi, poi, però, fino a 70 anni non posso lasciare il lavoro”.

Durigon convocherà il tavolo con le parti sociali per discutere della riforma del sistema previdenziale.

Intanto, il sottosegretariato al Lavoro, Claudio Durigon, parlando all’iniziativa sulle pensioni “Rivolti al futuro” organizzata dall Cgil si è così espresso: “Nei prossimi giorni convocherò le parti sociali sulla riforma complessiva della previdenza. Vogliamo fare insieme la riforma previdenziale“. Alla domanda su chi farà la convocazione per il tavolo di confronto con le parti sociali, risponde: “Io lo passo fare se non lo fa Di Maio. Ho la delega sulle pensioni. Se di Maio non convoca andrò assolutamente avanti con un tavolo sulla previdenza”.

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