Riforma pensioni: le ultime novità su quota 100 e Ape sociale

Riforma pensioni: le ultime novità su quota 100 e Ape sociale

Riforma pensioni, le ultime novità. La prossima Legge di Bilancio dovrebbe contenere la riforma delle pensioni con introduzione della quota 100 che mira al superamento della Legge Fornero.

Riforma pensioni: introduzione di quota 100 e Ape sociale.

La “Quota 100” prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi.

Ad esempio, un lavoratore che ha 62 anni, anche in presenza di 38 anni di contributi (quindi, di una somma pari a 100), non ha accesso alla pensione quota 100 perché non ha il requisito minimo di età. Lo stesso discorso vale per i 36 anni minimi di contribuzione, saranno esclusi coloro che hanno 65 anni con 35 anni di contributi.

Per quanto riguarda il calcolo dei contributi, ci sarà molto probabilimente  un tetto massimo ai contributi figurativi utilizzabili, a due o tre anni. La quota 100 è una misura che si andrebbe ad aggiungere alle altre opzioni di pensione attualmente disponibili, senza sostituirne alcuna. Dunque, se un lavoratore matura la pensione di vecchiaia (nel 2019, 67 anni), oppure la pensione anticipata (42 o 43 anni e tre mesi di contributi, rispettivamente per donne e uomini, sempre dal 2019), prima dell’introduzione della quota 100, continuerà utilizzare questi strumenti.

Nei piani del governo Lega-M5S c’è anche l’opzione quota 41, che in queste ultime settimane, si sta ragionando sull’aumentare di un anno il requisito di anni di contributi richiesto che permetterebbe di andare in pensione con il solo requisito contributivo dei 42 anni e senza obbligo di raggiungimento di alcun requisito anagrafico. Secondo quanto si apprende, la quota 42, dovrebbe slittare al 2020 invece quota 100 dovrebbe essere ricompresa nella prossima legge di Bilancio, per entrare quindi in vigore nel 2019.

Per quanto riguarda l’Ape sociale, il lavoratore continuerà a percepire la prestazione fino alla scadenza. Poi se avrà il requisito per la quota 100, potrà utilizzarla per andare in pensione. Se però si matura prima il diritto a pensione anticipata, si interromperà l’Ape sociale e il lavoratore va in pensione anticipata.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore