Riforma pensioni: le ultime novità su quota 100

Riforma pensioni: le ultime novità su quota 100

Riforma pensioni, le ultime novità. Il governo Conte, per il superamento della Legge Fornero è al lavoro su diverse opzioni, introduzione della Quota 100, Quota 41 e la proroga opzione donna.

Riforma pensioni, le ultime novità su quota 100: incontro tra Luigi Di Maio e Tito Boeri.

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha incontrato sabato scorso il presidente dell’Inps Tito Boeri. Tra gli argomenti principali di cui hanno discusso vi sono Legge Fornero, reddito di cittadinanza e flat tax.

Luigi Di Maio, sembra intenzionato ad accelerare oltre che sul reddito di cittadinanza anche sulla riforma pensioni. Infatti, ha dichiarato che intende andare avanti con i primi provvedimenti sulla già nella prossima legge di bilancio, perché ha spiegato che si tratta di emergenze sociali che vanno realizzate il prima possibile. Anzi subito, come ha ribadito in una intervista rilasciata a Il Corriere della Sera.

La modifica al meccanismo pensionistico comporta dei costi per le casse dello Stato che il ministro del Lavoro e vicepresidente del Consiglio intende risolvere. Per questo motivo ha incontrato il presidente dell’Inps con il quale è stato fatto un quadro generale della situazione.

Come riportato dall’Ansa, nell’incontro tra Luigi Di Maio e Tito Boeri si è cercato di capire quali fossero i margini di manovra, anche alla luce degli altri provvedimenti da realizzare, dalla flat tax al reddito di cittadinanza, evitando lo sforamento dei conti pubblici che porterebbe a un aumento dell’Iva.

Il conto “minimo” della prossima legge di Bilancio è stato stimato ad oltre 20 miliardi,  divisi fra Iva (12,4 miliardi), spese obbligatorie (almeno 3,5), spesa aggiuntiva per interessi (4 miliardi) e ricadute sul deficit della minore crescita (2,5 miliardi). I costi della manovra sembrano però destinati ad aumentare ulteriormente in considerazione delle risorse necessarie per la realizzazione del programma di governo in merito alla riforma delle pensioni.

La “Quota 100” prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi.

Per quanto riguarda l’opzione donna, ovvero una proroga che consentirebbe alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito, l’assegno sarebbe calcolato solo con il regime contributivo.

Riguardo a quota 41, in queste ultime settimane, si sta ragionando sull’aumentare di un anno il requisito di anni di contributi richiesto che permetterebbe di andare in pensione con il solo requisito contributivo dei 42 anni e senza obbligo di raggiungimento di alcun requisito anagrafico. Secondo quanto si apprende, la quota 42, dovrebbe slittare al 2020.

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