Riforma pensioni, le ultime news su quota 100 e opzione donna

Riforma pensioni, le ultime news su quota 100 e opzione donna

La nota di aggiornamento al Def che prevede l’innalzamento del rapporto deficit/Pil è alla prova di Senato e Camera. Affinchè approvino la nota occorrono due distinte votazioni per Aula. Prima è necessario approvare a maggioranza assoluta l’autorizzazione all’aggiornamento del piano di rientro e poi, a maggioranza semplice, la risoluzione di maggioranza.

Introduzione della cosiddetta “quota 100”, reddito e pensione di cittadinanza, riforma e rafforzamento dei centri per l’impiego, sono alcuni dei capisaldi del programma M5S-Lega contenuti nella Nota di aggiornamento al Def presentata.

Riforma pensioni, introduzione di quota 100 e possibile proroga al 2021 di opzione donna.

Per quanto riguarda la Quota 100 che l’esecutivo gialloverde intende introdurre dal 1° gennaio 2019 – e per la quale verranno stanziati dai 7 agli 8 miliardi di euro nella Legge di Bilancio 2019 – per limitare i costi della riforma, infatti, si è deciso di fissare un’età pensionabile per ridurre la platea dei potenziali beneficiari.

Per uscire con quota 100 a tra età e contributi deve essere 100 ma l’età non può essere inferiore a 62 anni e gli anni di contributi non potranno essere meno di 38. Ad esempio, un lavoratore che ha 60 anni e 40 anni di contributi dovrà aspettare i 62 anni per andare in pensione. Anche un lavoratore che ha 64 anni e 36 anni di contributi dovrà aspettare i 66 anni e avere 38 anni di contributi.

L’opzione donna è una forma di pensione anticipata destinata alle sole lavoratrici, che consente di ritirarsi con 35 anni di contributi e un requisito di età che per le dipendenti è pari a 57 anni e sale a 58 anni per le autonome.

Nel contratto di Governo tra Lega e Movimento Cinque stelle si legge: «Prorogheremo la misura sperimentale opzione donna che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili».

Come viene riportato su Il sole 24 ore: “nulla invece risulta dalla Nota di aggiornamento al Def, anche se nella legge di Bilancio potrebbe essere riproposta questa misura fino al 2021, con la possibilità di uscire con 57-58 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi (eventualmente alzata a 36 o 37 anni) vedendo però calcolato l’assegno interamente con il metodo contributivo.”.

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