Riforma pensioni, lavoro, investimenti: le proposte dei sindacati al tavolo con il governo di ieri

Riforma pensioni, lavoro, investimenti: le proposte dei sindacati al tavolo con il governo di ieri

Cgil, Cisl e Uil ieri hanno incontrato il governo in un clima tesissimo, dovuto alla preoccupazione relativa alla diffussione del Coronavirus. Il confronto tra l’esecutivo e le parti sociali proseguirà nei prossimi giorni. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini all’uscita da Palazzo Chigi, ha riassunto in sintesi le richieste avanzate al tavolo con il governo tenutosi nel pomeriggio di ieri. Vediamo insieme nel dettaglio cosa hanno richiesto all’esecutivo, ossia di estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro e in tutti i settori coinvolti a livello nazionale e condizionare le risorse destinate ad essi e al sostegno alle imprese, soprattutto quelle delle filiere maggiormente colpite come turismo e mobilità, alla garanzia del blocco di eventuali licenziamenti. Potenziare il Servizio Sanitario Nazionale, vero fronte caldo su cui si misura ogni giorno la possibilità di sconfiggere il virus, con assunzioni strutturali e investimenti. E mettere in campo interventi di lungo respiro per trasformare l’emergenza in occasione per il Paese, facendo ripartire subito investimenti pubblici e privati e prevedendo un piano straordinario per lo sviluppo, accompagnato dalle riforme a cui si sta già lavorando, dal fisco alla previdenza“.

Emergenza e prospettiva devono camminare di pari passo

Secondo Landini emergenza e prospettiva devono camminare a braccetto, e che la prima può essere utilizzata per cambiare finalmente strada, abbandonare quella dell’austerità per percorrere quella delle politiche espansive, ridando centralità al lavoro. Sicuramente un altro capitolo importante da affrontare sarà quello di una riforma strutturale del sistema pensionistico. Al sito Quotidiano.net Landini il segretario Landini era tornato a parlare di Quota 100, infatti, la misura introdotta dal primo Governo Conte non considerata ottimale in quanto non di reale superamento della Legge Fornero.

Secondo Landini Quota 100 non ha fatto altro che introdurre nuove discriminazioni tra i lavoratori, in quanto per le donne è molto difficile raggiungere il requisito contributivo minimo previsto (38 anni) per l’accesso a Quota 100. Evidenzia il segretario generale della Cgil che “quando si parla di pensioni non ci possono essere regole uguali per tutti poiché alcune categorie donne comprese necessitano di un trattamento differenziato ai fini di una maggior tutela…Chi fa lavori pesanti ed ha un’aspettativa di vita inferiore deve andare in pensione prima”. Per i sindacati è importante superare Quota 100, peraltro in scadenza il 31 dicembre 2021, che dovrà essere sostituita con una “riforma più strutturale”.

Verso una riforma strutturale del sistema pensionistico ed il rilancio degli investimenti pubblici

Poche settimane fa il segretario generale della Cgil si era così espresso, parlando a Roma a margine del convegno su Sviluppo sostenibile e green new deal: “La Cgil ha intenzione di puntare a una riforma complessiva che offra stabilità per i prossimi anni a un sistema pensionistico pubblico che dia garanzie ai giovani, alle donne, ai lavori gravosi“. Per Landini “il punto che sta emergendo è che bisogna far ripartire gli investimenti. Il rischio che non possiamo correre è quello di non far ripartire l’economia. Quindi diamo molta importanza anche al tavolo sulla riforma fiscale ed essendo anche il 50esimo dello Statuto dei lavoratori deve essere chiaro che serve anche un nuovo statuto. Il messaggio che va mandato è ‘basta precarietà’. Il lavoro deve essere stabile, chi lavora non può essere povero”.

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