Riforma pensioni, la quota 100 sarà disciplinata da un disegno di legge collegato alla manovra!

Riforma pensioni, la quota 100 sarà disciplinata da un disegno di legge collegato alla manovra

La quota 100, la misura previdenziale del governo gialloverde per il superamento della Legge Fornero, sarà disciplinata da un disegno di legge collegato alla manovra. Dunque, come si legge su il fatto quotidiano, l’entrata in vigore sarà rinviata rispetto a quella della legge di Bilancio, prevista a fine anno. Gli statali uno dei motivi di questo rinvio.

Riforma pensioni, la quota 100 sarà disciplinata da un disegno di legge collegato alla manovra.

Come viene riportato su Il fatto quotidiano: “Nella bozza di manovra che circola in questi giorni, l’attuazione degli interventi in materia pensionistica è rinviata a “appositi provvedimenti normativi”. E fonti di maggioranza hanno confermato che nel testo rimarrà solo lo stanziamento (6,7 miliardi nel 2019, 7 miliardi dal 2020). A complicare la stesura della misura anche il nodo del pubblico impiego, per il quale si profila una norma ad hoc per l’uscita dal lavoro con la pensione anticipata.”.

Il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno confermando le indiscrezioni circolate in questi giorni, ha ribadito che occorre “garantire la continuità dell’azione amministrativa” ed ha spiegato che si sta valutando l’introduzione di un preavviso per chi raggiunge i requisiti e decide di andare in pensione anticipata. “In pratica – si legge su il fatto quotidiano – il governo da una parte vuole evitare il rischio di un’emorragia di lavoratori dalla pubblica amministrazione con conseguente scopertura di servizi essenziali nella scuola, la sanità, l’Inps, dall’altra fa i conti sul possibile risparmio tenendo ancora al lavoro i travet in attesa dei nuovi concorsi”.

Secondo i dati del governo, si legge sul fatto quotidiano, le persone potenzialmente interessate all’uscita nel 2019 con quota 100 e con il blocco dell’adeguamento dei contributi all’aspettativa di vita sono circa 380.000 e tra questi circa il 40% nel settore pubblico.

“Uno studio della Cgil calcola invece in circa 500.000 persone la platea che fino al 2021 potrebbe uscire con le nuove regole, con il rischio di mandare in tilt settori vitali come quello della sanità – si legge sul quotidiano – Cifre che potrebbero cambiare se l’accesso con quota 100 (con i paletti a 62 anni di età e 38 di contributi) dovesse essere solo temporanea. Ma l’impatto sul settore pubblico sarà comunque forte”.

Non permetterò – ha dichiarato il ministro Bongiorno – che si svuotino gli uffici perché sto facendo una norma che si chiama concorsi sprint. Un concorso deve durare tre o quattro mesi, non può durare un anno e mezzo. Dopodiché anziché fare ogni Comune un concorso visto che chi entra nella Pubblica amministrazione entra per tutta la vita, sarebbe meglio fare dei concorsi unici con criteri omogenei”.

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