Riforma pensioni: la nuova governance dell’Inps

Approvato il bilancio preventivo 2018 dell’Inps

Ieri Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono stati auditi in Commissione Lavoro alla Camera sulla Governance degli Istituti Previdenziali. L’audizione nello specifico verteva nell’esame delle proposte di legge C.479 Cantone e Murelli, recanti modifiche al decreto legislativo 30 giugno 1994 n.479, concernenti l’ordinamento e la struttura organizzativa dell’Inps e dell’Inail.

La Cgil ha chiarito che le due proposte di legge sopra citate, praticamente identiche, “di fatto danno continuità al lavoro che la precedente Commissione Lavoro aveva portato avanti, per ridefinire la Governance degli istituti previdenziali, con la reintroduzione dei Consigli di Amministrazione, soppressi con il decreto Salva Italia (legge 122/2010), che aveva fatto convergere sui Presidenti degli istituti i loro poteri e le loro funzioni“.

La Governance dell’Inps nella Memoria della Cgil

Nella Memoria che è stata presentata alla Commissione Lavoro, la Cgil ha esternato alcune osservazioni ed avanzato proposte su quanto contenuto nei due disegni di legge. “Ci auguriamo che queste possano essere valutate attraverso un confronto che non può e non deve esaurirsi, a nostro parere, in un lasso di tempo ristretto per essere inserito nella prossima Legge di Bilancio”, ha sottolineato il sindacato.

Abbiamo ribadito la necessità di arrivare ad una vera Governance “duale” rafforzando il ruolo delle parti sociali nei Civ (Csv), alla revisione di funzioni e compiti dei tre principali organi – di indirizzo e vigilanza, di rappresentanza legale dell’Ente, di indirizzo politico-amministrativo“, ha chiarito la Cgil.

Reintroduzione del Consiglio d’amministrazione

Per la Cgil: “La reintroduzione del Cda per quanto ci riguarda non può divenire strumento di rottura  dell’equilibrio determinato dal sistema duale di Governance. Questo, se da un lato significa riequilibrare i poteri oggi affidati esclusivamente al Presidente, dall’altro non può che comportare un nuovo equilibrio tra il Cda (e il Presidente) e il Csv (Consiglio di Strategia e Vigilanza). E ciò sia per quanto riguarda l’intesa che il Csv deve dare sulle nomine del consiglio di amministrazione sia per quanto riguarda le stesse sue funzioni.

Il CdA, secondo i ddl, è composto da 4 consiglieri più il presidente nominato con DPR. Su tali nomine è prevista l’intesa con Csv, ma si prevede anche che in caso di mancato raggiungimento dell’intesa il Consiglio dei ministri proceda ugualmente. Per quanto ci riguarda l’intesa da parte del Csv è vincolante per l’emanazione del provvedimento da parte del Governo“.

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