Riforma pensioni: intervista a Claudio Durigon che anticipa le novità proposte dalla Lega

Riforma pensioni: intervista a Claudio Durigon che anticipa le novità proposte dalla Lega

Un tema centrale è rappresentato dal nodo della riforma delle pensioni, con particolare attenzione alle forme di uscita anticipata e flessibile dal mondo del lavoro. L’intento da parte del governo, ed in particolar modo di alcune forze politiche, sarebbe quello di uscire dallo stato di precarietà di alcune misure pensionistiche, come ad esempio Opzione Donna e Ape Social, ed andare verso una loro introduzione strutturale all’interno del sistema e verso una riforma stabile e duratura delle pensioni. Il governo entro fine anno dovrà mettere mano alla questione pensioni, una modifica necessaria per evitare il ritorno alla legge Fornero.

Verso una legge stabile delle pensioni

Sulle pensioni è partita una fase di confronto con le parti sociali. Rimane aperto il cantiere per il superamento delle misure temporanee per garantire la flessibilità di uscita dal mondo del lavoro, il perseguimento della tutela dei giovani, per favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro stabile, evitar loro carriere discontinue e stipendi bassi, con effetti sulle future pensioni. Una riforma del sistema pensionistico, che tale si possa definire, deve consentire di uscire dall’ottica delle precarietà e frammentarietà delle misure ed intervenire sull’intero sistema in maniera organica e strutturale.

I punti cardine della riforma delle pensioni proposta dalla Lega

Tra le varie proposte si affaccia quella di Quota 41 per tutti, punto nodale della proposta di riforma delle pensioni della Lega: 41 anni di contribuzione per uscire dal lavoro prevedendo uno sconto alle donne con figli. Tra i vari punti del programma leghista anche la pensione di garanzia per i più giovani con un assegno pari a 1,5 volte il minimo previsto dalla legge, cambio del paniere Istat per una rivalutazione che tenga conto del reale impatto inflattivo sulle somme erogate a chi esce dal lavoro. Questi alcuni pilastri del piano di riforma delle pensioni della Lega, per scongiurare il ritorno alla legge Fornero e procedere verso una legge sulle pensioni stabile, sancendo una volta per tutte la soglia di contribuzione necessaria, i 41 anni, per lasciare il posto di lavoro, con correttivi per alcune categorie, e scivoli per le donne. Ne abbiamo lungamente discusso con l’onorevole leghista, Claudio Durigon, per capire insieme la portata e l’impatto che potrebbero avere queste nuove misure proposte dalla Lega sul fronte riforma delle pensioni.

Durigon: “Quota 41 per tutti una misura equa presupposto per una legge di riforma stabile delle pensioni”

Durigon ci ha spiegato in cosa consiste questa nuova misura pensionistica, e quale obiettivo si prefigge di ottenere: “Quota 41 per tutti, con dei correttivi e degli scivoli ulteriori per le donne, rappresenta una misura equa, un giusto presupposto per una legge di riforma stabile delle pensioni. Importante pensare a delle agevolazioni per le donne che hanno versato meno contributi, avendo avuto in parecchi casi una carriera discontinua. Inoltre, quota 41 per tutti si pone in un’ottica di superamento di quota 100, quota 102, misure che hanno svuotato, con la massima volontarietà, un bacino di lavoratori bloccati dall’iniqua legge Fornero. Quota 41 consentirà l’uscita anticipata ad una platea di lavoratori e lavoratrici ancora più ampia, consentendo il ricambio generazionale all’interno del mondo del lavoro“. Obiettivo principale della Lega è sempre quello di scongiurare il ritorno alla legge Fornero, e realizzare un sistema di flessibilità in uscita alla portata di un numero sempre maggiore di lavoratori, per agevolare un turnover nel mondo del lavoro.

Lega: Opzione Donna senza modifica dei requisiti e proposta di inserimento a sistema in via strutturale

Il programma di riforma delle pensioni pensato dalla Lega guarda come sempre, con particolare attenzione al mondo femminile, e resta a favore della misura Opzione Donna, anche in una possibile ottica strutturale. L’onorevole Claudio Durigon, a tal proposito, ha voluto rassicurare tutte le donne sugli intendimenti e le proposte della Lega in vista della prossima finanziaria: “Verrà chiesta la proroga di Opzione Donna con gli stessi requisiti. Non accetteremo nessuna proposta che voglia modificarne i criteri di accesso. Inoltre, la Lega è sempre favorevole all’introduzione strutturale di questa misura all’interno del sistema. Si tratta di un’Opzione importante da offrire alle donne, che scelgano di volerne usufruire“.

Ricordiamo che questa misura di pensionamento anticipato, sostenuta da sempre da numerosi comitati tra cui in primis Opzione Donna: le escluse e Movimento Opzione Donna, ha consentito a molte donne di uscire anticipatamente dal lavoro e di poter vivere una vita libera e dignitosa. Rendere strutturale la misura consentirebbe alle donne di ricevere una tutela importante. Opzione Donna continua ad essere l’unica possibilità di scelta e risposta ad un bisogno oggettivo delle Donne che, pur avendo lavorato tutta la vita in casa e fuori casa, hanno, nella quasi totalità, percorsi lavorativi/contributivi discontinui, e che la legge Fornero ha dunque ulteriormente danneggiato trasformando la loro pensione in un miraggio.

Il programma ambizioso della Lega per il superamento definitivo della Legge Fornero

L’onorevole Claudio Durigon, nel corso della nostra lunga intervista, ha voluto rimarcare altri punti e temi importanti per la Lega da inserire nella prossima legge finanziaria: “Noi ci riteniamo a favore di una proroga dell’Ape Social, guardiamo con attenzione al futuro pensionistico dei giovani, proponendo una pensione di garanzia con un assegno pari a 1,5 volte il minimo previsto dalla legge, nonchè riaffermiamo l’importanza della separazione tra previdenza ed assistenza, quello che contestiamo al ministro Andrea Orlando. Il tutto pensato per scongiurare il ritorno alla Fornero e guardare avanti e procedere verso una legge stabile di riforma delle pensioni”. Il piano della Lega in ambito di riforma delle pensioni è una sfida ambiziosa, consapevole, portata avanti con la volontà di dare stabilità e restituire equità al nostro sistema pensionistico, facendolo fuoriuscire una volta e per sempre dall’ottica delle precarietà e frammentarietà delle misure, e dal pericolo di un possibile ritorno alla legge Fornero.

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