Riforma pensioni, il sottosegretario Claudio Durigon: sarà previsto assegno minimo per i giovani

Riforma pensioni, il sottosegretario Claudio Durigon: sarà previsto assegno minimo per i giovani

Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha parlato in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero che la misura previdenziale per il superamento della Legge Fornero, della cosiddetta «quota 100». Essa consente ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente quando la somma dell’età anagrafica e anni di contributi versati raggiunge il valore 100. Il limite è stato fissato a 62 anni e 38 anni di contributi.

L’intervista del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

Alla domanda “Nella bozza di manovra c’è un tetto di 7 miliardi per tre anni per coprire i pensionamenti anticipati con quota 100. Finiti i soldi si bloccheranno anche le domande?” il sottosegretario ha risposto che «la riforma è strutturale. I soldi sono sufficienti a coprire tutta la platea». Claudio Durigon ha poi assicurato che «Il prossimo anno spenderemo meno di quanto preventivato. Anche il 2020 è coperto».

In merito a quante persone potranno anticipare il pensionamento con la riforma, il sottosegretario al lavoro ha risposto che «La platea, compresa Ape sociale e opzione donna che saranno rinnovate, è di circa 370 mila persone». A proposito della conferma delle quattro finestre trimestrali per l’uscita anticipata con quota 100, Claudio Durigon, le ha confermate ma «Solo per gli statali ci potrebbe essere un preavviso di tre mesi. È stato sollevato il problema di coordinare le uscite con le nuove assunzioni per garantire la continuità dell’azione amministrativa». Di fatto i dipendenti pubblici avranno solamente due finestre invece di quattro.

Alla domanda “Per i lavoratori del pubblico impiego c’è anche la questione del trattamento di fine servizio da risolvere. Le buonuscite degli statali non rischiano di pesare troppo sui conti pubblici?”. Il sottosegretario ha risposto: «Le norme attualmente prevedono che il trattamento di fine servizio venga corrisposto due anni dopo il pensionamento. L’uscita dal lavoro dei dipendenti pubblici, poi, fa risparmiare soldi allo Stato. Comunque stiamo ragionando su un meccanismo di anticipo della liquidazione per gli statali».

Una delle critiche fatta alla riforma delle pensioni del governo Lega-M5S è quella che essa guarda poco ai giovani, Claudio Durigon ha assicurato che «ci sarà una norma anche per i giovani». Il sottosegretario ha poi aggiunto: «Oggi chi è stato assunto dopo il 1996 e si trova interamente nel sistema contributivo, non ha l’integrazione al minimo della pensione se questa risulta sotto una certa soglia. Estenderemo ai giovani l’integrazione al minimo». Ed ha spiegato che «Saranno necessari almeno 20 anni di contributi».

In merito all’importo della pensione minima per i giovani, il sottosegretario ha risposto che «su questo stiamo ancora ragionando. Poi ci sarà anche una misura per le imprese».

Per quanto riquarda le imprese, Claudio Durigon ha spiegato che «il taglio del 30% delle tariffe Inail. Sarà una riduzione strutturale da 600 milioni del cuneo fiscale, e sarà accompagnata anche ad una rimodulazione di tutti i premi. Su questo abbiamo già chiuso un accordo e abbiamo il supporto del vice ministro dell’Economia Massimo Garavaglia. Nella rimodulazione dei premi, poi, ci saranno fortissimi incentivi all’inclusione dei lavoratori disabili. Una misura fortemente voluta dal ministro della famiglia Lorenzo Fontana».

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore