Riforma pensioni: Brambilla evidenzia le criticità di Quota 100 e le priorità per il nuovo governo

Riforma pensioni: Brambilla evidenzia le criticità di Quota 100 e le priorità per il nuovo governo

Pochi giorni fa, prima della formazione del nuovo esecutivo, Alberto Brambilla, presidente del centro studi e ricerche Itinerari previdenziali, ha rilasciato un’intervista all’agenzia stampa Adnkronos in cui ha parlato di previdenza, spiegando secondo lui quali sono le priorità in materia di pensioni per il prossimo esecutivo. Brambilla ha così sottolineato: “Il prossimo governo ha alcune priorità da affrontare in materia previdenziale a partire dalle anomalie della legge Fornero sulle pensioni. Legge che, al contrario di quanto hanno affermato alcuni, non è stata affatto smantellata”.

Alberto Brambilla evidenzia le criticità di quota 100. 

Una vera e propria riforma delle pensioni non è stata attuata neanche dall’introduzione di quota 100, che secondo Brambilla è stata scritta piuttosto male e che peraltro è una misura esclusivamente temporanea. Tra le criticità di Quota 100 c’è il non tener conto “delle situazioni specifiche dei lavoratori con problemi di salute, o familiari a carico che necessitano di cure, che svolgono mansioni pesanti, in mobilità o disoccupazione” e di prevedere “l’uscita per tutti, anche a favore di quelli che ancora potrebbero tranquillamente lavorare”. Altra nota dolente del provvedimento è la penalizzazione e la discriminazione subita dalle donne. Ha evidenziato Brambilla: “Quota 100 è difficile da raggiungere tanto che le richieste femminili sono solo il 26% del totale”.

Le priorità per il nuovo governo sono bloccare l’indicizzazione a 42 anni e unificare le posizioni dei ‘giovani’, eliminando i limiti attuali che ci sono per il raggiungimento della pensione e statuendo anche un’integrazione al minimo. Secondo Brambilla il rischio potrebbe essere quello che le persone che lavorano già da 20-22 anni tra una ventina d’anni non potranno andare in pensione non avendo raggiunto il requisito richiesto, ma nel contempo avranno pagato la pensione di coloro che sono andati via anticipatamente. Necessario è rendere uniforme la normativa con i requisiti pensionistici.

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