Riforma Pensioni: Alberto Brambilla parla di opzione Donna, quota 100 e quota 41

Riforma Pensioni: Alberto Brambilla parla di opzione Donna, quota 100 e quota 41

Le dichiarazioni di Alberto Brambilla su Opzione Donna, quota 100 e quota 41. Alberto Brambilla, consulente per materie previdenziali del nuovo Governo Lega e M5S è tornato a parlare della prossima Riforma Pensioni: Opzione Donna, quota 100 e quota 41.

Le dichiarazioni di Alberto Brambilla sulla riforma delle pensioni.

In tema di riforma delle pensioni, il nuovo governo Lega e Movimento 5 Stelle, per superare la Legge Fornero non mirano solo all’attuazione di Quota 100, Quota 41 e la proroga di Opzione donna, ma anche alla pensione di cittadinanza, che porterebbe le pensioni minime a 780 euro mensili, e il taglio degli assegni sopra i 5.000 euro al mese non corrispondenti ai contributi versati.

Secondo quanto dichiarato da Alberto Brambilla, esperto di previdenza e consigliere della Lega in tema di pensioni e che negli ultimi giorni ha parlato, di Quota 100,  dove ha dichiarato che sulle pensioni d’oro se tutto va bene si recuperano 160 milioni perché su 16 milioni di pensionati la misura riguarda meno di 27mila pensionati.

Alberto Brambilla, intervistato da Tg2000, non ha nascosto di avere qualche perplessità su questo intervento, ha detto che perchè i tagli la pensione a quelli che la prendono alta, si pensi che l’abbiano rubata? e ha aggiunto e quegli altri 8 milioni che prendono la pensione senza aver mai pagato un contributo che facciamo gliela lasciamo.

Il Presidente del Centro studi e ricerche di Itinerari previdenziali, ha poi aggiunto che la morale e l’etica devono entrare anche in queste cose. Una volta fatto il taglio delle pensioni d’oro si ritroveranno e perderanno su tantissimi ricorsi.

Brambilla, nell’intervista ha anche insistito su un punto riguardante la Quota 100, dicendo che dovrà prevedere che si abbiano almeno 64 anni di età per accedere alla pensione. Brambilla ha aggiunto che non è possibile immaginare di andare in pensione a 60 anni quando l’aspettativa di vita media è di circa 84 anni.

Tra le ipotesi aperte sul tavolo pensioni del nuovo esecutivo, ci sono due provvedimenti Opzione donna e cancellazione dell’Ape Social che potrebbero fare da apripista per il superamento della Legge Fornero e l’avvio di un cambiamento in materia di pensioni tanto promesso nel contratto di governo. L’opzione donna, consente la possibilità per le lavoratrici di andare in pensione a 57-58 anni a patto di accettare un assegno calcolato sul sistema contributivo.

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