Riforma delle pensioni, Matteo Salvini: va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles

Riforma delle pensioni, Matteo Salvini: si farà nonostante i numeri di Bruxelles

Riforma delle pensioni, le ultime novità. Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini intervistato dal Corriere della Sera ha ribadito, che al centro della prossima Legge di Bilancio ci saranno la crescita e la pace fiscale, e la flat tax. E poi in merito alla riforma delle pensioni ha detto, va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles.

Matteo Salvini: flat tax e pensioni, anche oltre numeri Bruxelles.

Le ipotesi in campo sono diverse, probalbilmente, fin da subito si punterà ad ampliare la platea delle Partite IVA con accesso al regime fiscale agevolato che prevede un’aliquota al 15%, pari quindi a quella della Flat tax.

In base alle anticipazioni diffuse, l’aliquota potrebbe essere applicata a redditi fino a 100mila euro. In programma anche un avvicinamento graduale alla flat tax, con un intervento che potrebbe agire sulla attuali aliquote Irpef, rimodulandole in modo più favorevole al ceto medio.

Matteo Salvini ha poi aggiunto che il governo è in attesa dell’esito dei gruppi di lavoro che sono stati formati per far quadrare tutte le variabili, ed ha insistito sul fatto che la prossima Legge di Bilancio sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni ed ha confermato l’introduzione graduale delle misure ed ha assicurato che le prime e significative risposte sulla riduzione delle tasse.

Matteo Salvini ha dichiarato che la riforma delle pensioni servirà anche e soprattutto per aprire il mercato ai giovani. Entro il 2018 ci saranno comunque delle risposte sul superamento della Legge Fornero, ha dichiarato Salvini, è che Quota 100 resta un obiettivo prioritario.

Il ministro dell’Interno ha specificato poi che non è stato accantonato il piano per aumentare le pensioni minime. Semplicemente ci vorrà qualche mese prima di poter approvare questo intervento, di modo da poter nel frattempo reperire le necessarie risorse intervenendo su alcuni sprechi.

Tra questi Salvini ha indicato le pensioni sociali che vengono erogati a immigrati giunti in Italia grazie ai ricongiungimenti familiari. Dal suo punto di vista, infatti, non ci sono contributi versati a giustificare l’importo di tali assegni.

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