Riforma delle pensioni e sostenibilità: l’audizione di Bankitalia sul Def 2018

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Il monito di Bankitalia sul sistema previdenziale italiano. Mentre sembra sempre più vicina la realizzazione di un governo formato dal M5S e dalla Lega, arriva un monito della Banca D’Italia, che suggerisce di non alterare in maniera drastica l’attuale sistema previdenziale italiano. Come è noto, Matteo Salvini ha indicato l’abolizione della legge Fornero come il primo atto ufficiale di un eventuale governo della Lega.

Anche il M5S vuole la cancellazione della legge sulle pensioni del 2011, come sottolineato recentemente da Luigi Di Maio nella trasmissione DiMartedì. Sembrerebbe, dunque, che la legge Fornero abbia i giorni contati. A guastare la “festa” ci ha pensato Bankitalia, che ha posto seri problemi di sostenibilità economica.

Pensioni e sostenibilità: l’analisi della Banca d’Italia.

Nel corso dell’audizione preliminare all’esame del Documento di economia e finanza 2018 davanti alle Commissioni congiunte speciali per l’esame di atti del Governo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica che si è tenuta ieri, Luigi Federico Signorini, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, ha precisato che il debito pubblico italiano è elevato, sia nel confronto internazionale sia rispetto al passato.

Nell’Eurozona, il debito italiano è inferiore solamente a quello della Grecia ed è superiore di 68 punti percentuali a quello della Germania, di 35  rispetto a quello della Francia e di 34 punti rispetto a quello della Spagna. Signorini ha osservato che i paesi molto indebitati sono comunque esposti al rischio di crisi di liquidità, anche se fondamentalmente solvibili. Nel caso in cui il ciclo economico peggiori significativamente, per la Banca d’Italia, risulta molto limitato il margine di bilancio per politiche di stabilizzazione macroeconomica.

Entrando nello specifico del sistema previdenziale, Bankitalia ha affermato che le riforme pensionistiche introdotte negli ultimi decenni costituiscono un elemento di stabilità che  regge, per buona parte, la sostenibilità del debito pubblico italiano e garantisce la solvibilità dei pagamenti, nonostante l’invecchiamento della popolazione. L’attuale struttura del sistema previdenziale italiano è uno dei punti di forza della finanza pubblica del nostro paese ed è, quindi, necessario, che non venga indebolito.

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