Riforma delle pensioni, Cesare Damiano rilancia gli obiettivi per la prossima legislatura!

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Riforma pensioni, tutti gli ultimi aggiornamenti. Ancora acceso il dibattito sul fronte previdenza e riforma delle pensioni. I vari schieramenti politici, nei propri programmi elettorali, stanno dando grande risalto al tema del lavoro e delle pensioni. Il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, nelle dichiarazioni di ieri rilasciate all’agenzia stampa Askanews, è tornato a parlare di quelli che dovranno esseri gli obiettivi della prossima legislatura.

Secondo Damiano, discutere di abrogazione o meno della legge Fornero, che attualmente detta la disciplina vigente in materia di pensioni, risulta poco utile e fuorviante. In primo luogo, tale normativa risulta già ampiamente modificata, attraverso l’emanazione delle 8 salvaguardie, a tutela dei lavoratori esodati, l’introduzione nel corso dell’odierna legislatura del cosiddetto meccanismo dell’Ape Social, nonchè l’eliminazione delle penalità per chi decida di andare in pensione a 62 anni.

I nuovi obiettivi da realizzare nella prossima legislatura sul fronte riforma delle pensioni.

Da questo punto, secondo il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, bisogna ripartire, ed eventualmente utilizzare le risorse rimaste per conseguire altri importanti risultati ed obiettivi, tra cui quello di rendere strutturale il meccanismo dell’Ape sociale, emanare il provvedimento per la nona salvaguardia degli esodati, che consenta di tutelare gli ultimi lavoratori esodati rimasti senza tutele, prorogare il regime opzione donna, per il pensionamento anticipato delle donne, ed ottenere finalmente l’introduzione della cosiddetta quota 41, per poter andare in pensione dopo 41 anni di lavoro, indipendentemente dal requisito anagrafico. Pertanto, i 41 anni di contributi devono diventare un requisito generale e non valevole solo per chi svolge i lavori gravosi.

Riforma pensioni ed abrogazione legge Fornero.

Rimangono convinti della necessità di procedere ad una riforma delle pensioni che passi necessariamente attraverso l’abrogazione della legge Fornero, i membri del Movimento 5 Stelle, che nella loro campagna elettorale rilanciano inoltre l’idea di una pensione di cittadinanza, ossia il riconoscimento di una pensione netta al minimo di 780 euro, e di 1.170 euro netti in caso si tratti di una coppia di pensionati.

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