Riforma delle pensioni, BCE: revisionare la legge Fornero rappresenta un rischio elevato

Riforma delle pensioni: BCE revisionare la legge Fornero rappresenta un rischio elevato

BCE revisionare la legge Fornero rappresenta un rischio elevato. La Banca Centrale Europea, all’interno di un dossier realizzato sul tema dell’invecchiamento della popolazione ha spiegato l’elevato rischio connesso alla cancellazione della riforma Fornero.

BCE: revisionare la legge Fornero rappresenta un rischio elevato per la spesa previdenziale.

Il piano del governo Lega-M5S sulle pensioni prevede il superamento della Legge Fornero. Questo piano entra nel bollettino economico della Banca centrale europea che analizza gli sviluppi economici e monetari dell’area euro.

Come si legge all’interno del bollettino Economico della Bce, la riforma delle pensioni rischia di aumentare la spesa previdenziale. Secondo la Commissione europea, la spesa previdenziale in Italia è già destinata a salire fino al 18,7% del Pil nel 2040 a causa della bassa crescita della produttività e dell’evoluzione demografica (invecchiamento della popolazione). Ma la Commissione non aveva considerato il dietrofront sulle riforme pensionistiche già attuate.

Il rapporto della BCE ipotizza che tutte le riforme pensionistiche varate negli ultimi anni trovino negli altri Paesi piena attuazione, mentre per alcuni non sarà così. Gli esempi riportati si riferiscono all’Italia e alla Spagna dove, la Bce ha sottolineato che il rischio che si compiano passi indietro rispetto alle riforme pensionistiche precedentemente adottate sembra elevato.

Secondo l’istituto centrale è, dunque, fondamentale continuare nello sforzo già intrapreso finalizzato a risanare i conti pubblici, rispettando così il patto di stabilità e favorendo il ritorno alla crescita del Paese. Una considerazione che per la BCE assume ancora più rilevanza nel caso delle economie nazionali caratterizzate da un elevato livello d’indebitamento.

Il piano della Riforma Pensioni del Governo Conte è di inserire la quota 100 nella Legge di Bilancio 2019 rinviando la pensione anticipata con 41 anni di contributi. La “Quota 100” prevede l’uscita dal mondo del lavoro quando la somma fra età anagrafica e contributi annui versati al fisco raggiunge il valore 100, con un limite minimo a 64 anni e 36 di contributi.

Dalle dichiarazioni dei due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio si evince la loro intenzione di considerare la quota 100 prioritaria rispetto a quota 41. Con la volontà di avviare le operazioni per gennaio 2019.

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