Riforma delle pensioni 2018: l’analisi di Carlo Cottarelli

Riforma delle pensioni 2018: l'analisi di Carlo Cottarelli

Riforma delle pensioni: quale potrebbe essere il punto di partenza del governo Cottarelli? Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato mandato all’economista Carlo Cottarelli, già commissario alla spending review, di formare il nuovo Esecutivo. In attesa di vedere se il nuovo governo otterrà la fiducia in Parlamento, cosa tutt’altro che scontata, vediamo quali indirizzi potrebbe prendere un eventuale governo guidato dal direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani.

Riforma delle pensioni: l’analisi dal direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani.

In un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Vanity Fair, Cottarelli ebbe modo di manifestare il suo pensiero sul sistema previdenziale e la legge Fornero. L’economista sottolineò l’importanza di non stravolgere l’attuale sistema pensionistico, precisando che da quando è stata varata la legge Fornero sono stati realizzati dei risparmi.

Cottarelli ha puntualizzato che se fosse cancellata la riforma del 2011 occorrerebbe trovare un’altra fonte di risorse, con il rischio di chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici. Secondo i dati riportati dall’economista, abolire la riforma Fornero costerebbe circa 15 miliardi l’anno in media, per i prossimi anni, con punte di 1,5 punti di Pil. Per Cottarelli l’impatto sarebbe molto pesante sui conti, anche in considerazione del debito dell’Italia al 130%

Risulta evidente che l’economista manifesti un atteggiamento conservativo nei confronti dell’attuale impianto del sistema previdenziale. Questo anche in considerazione di un’altra osservazione sull’aumento della spesa previdenziale in Italia, che è cresciuta in maniera esponenziale nell’ultimo decennio rispetto alle altre voci di spesa.

Per Cottarelli è inevitabile che si debba lavorare di più visto che le nascite sono in diminuzione e che l’aspettativa di vita è aumentata. Secondo l’economista, la legge Fornero aiuta a mantenere il sistema in una condizione di equilibrio. In una situazione di progressivo invecchiamento della popolazione e con la diminuzione delle persone attive nel mondo del lavoro, è logico domandarsi chi dovrebbe pagare le pensioni, altrimenti.

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