Riforma delle pensioni 2018: abolizione legge Fornero e spesa previdenziale

Pensioni 2018: il punto Cupla sulle riforme del sistema previdenziale

Riforma delle pensioni 2018: l’analisi di Boeri. Il Presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha esternato la propria posizione circa i rilievi che sono stati fatti all’Italia dall’Ue sulle politiche economiche e sulle riforme previdenziali. Nella valutazione della Commissione europea sulla situazione economica e sociale dell’Italia, contenuta nel “pacchetto d’inverno” del semestre europeo del 2018, viene evidenziato che la spesa per le pensioni in rapporto al PIL è aumentata di circa due punti percentuali, come risultato della crisi e della caduta conseguente del PIL nominale ed, attualmente, è la seconda più alta dell’Ue e dell’Ocse dopo la Grecia.

Nel documento viene precisato che le misure sulle pensioni contenute nelle ultime due leggi di bilancio hanno parzialmente revocato le riforme pensionistiche del passato e lievemente aumentato la spesa per le pensioni nel medio termine. Un invito ad avere un atteggiamento quanto più conservativo possibile nel mettere mano alla materia previdenziale. Boeri è stato molto chiaro nell’affermare che tornare alla normativa vigente sulle pensioni prima della legge Fornero determinerebbero un aumento del debito implicito di 85 miliardi, circa il 5% del PIL. 

Pensioni e spesa previdenziale: il punto di Boeri. 

In un’intervista a Il Sole 24 ore Boeri ha precisato che con Quota 100 e Quota 41 come requisiti per l’accesso alla pensione, senza le finestre mobili, si arriverebbe a 105 miliardi di debito implicito, oltre sei punti del PIL. Le stime dell’Inps, per stessa ammissione dell’economista, sono prudenziali. La soluzione per consentire di andare in pensione anticipatamente senza impattare negativamente sui conti, per Boeri, consiste nella  flessibilità sostenibile. La proposta presentata dall’Inps nella scorsa legislatura, ha chiarito l’economista, andava proprio in tale direzione: pensioni anticipate con un assegno pensionistico ridotto proporzionalmente.

Il presidente dell’Ente previdenziale ha affrontato anche la questione della separazione della previdenza dall’assistenza, tema di grande attualità in questo periodo. Boeri ha chiarito che la separazione di tali voci di spesa, fatta appositamente per dimostrare che la spesa pensionistica è bassa, non è di alcuna utilità nei rapporti con Bruxelles a causa delle convenzioni internazionali a cui attenersi in sede Eurostat. La spesa pensionistica potrebbe essere ridotta, per Boeri, diminuendo favori e privilegi ed aumentando il numero di contribuenti, grazie alla riduzione delle tasse sul lavoro.

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