Riforma della giustizia: i punti condivisi e quelli di contrasto tra Pd e M5S

Il Tribunale di Milano condanna per incostituzionalità un'azienda che pagava 3,96 euro l'ora!

Il nuovo esecutivo si dovrà occupare di un capitolo piuttosto spinoso, ossia quello legato alla riforma della giustizia. Ci sono punti condivisi ed altri che creano dei contrasti interni all’interni della nuova maggioranza giallorossa composta dall’accordo tra Pd e M5s. Si dovrà procedere in Parlamento all’esame della riforma messa a punto dal Guardasigilli, Alfonso Bonafede. Vediamo insieme alcuni dei punti condivisi all’interno della nuova maggioranza di governo.

Riforma della giustizia: i punti su cui sembra esserci un accordo.

Sia il Pd che il M5s sembrano essere d’accordo sulla riforma del processo civile, in particolare sulla riduzione dei tempi di durata di quest’ultimo. Posizioni concordanti anche sul potenziamento delle infrastrutture attraverso l’uso delle nuove tecnologie e l’assunzione di personale. Per quanto attiene alla riforma del processo penale punto di accordo sembra esserci sul capitolo sanzioni per i pm che ritardano la chiusura delle indagini preliminari, ed i giudici che invece non rispettano i tempi massimi per l’emanazione delle sentenze. Accordo in merito al divieto di rientro in magistratura per i magistrati eletti in Parlamento o nominati al governo e sul riconoscimento dell’Avvocato in Costituzione.

I punti che creano un disaccordo.

Contrasti e divergenze di opinioni sembrano esserci sulla riforma del Csm, visto che il Pd è contrario al punto che prevede il sorteggio per l’individuazione dei magistrati eleggibili. Mancanza di accordo anche sul capitolo prescrizione. Per quel che riguarda lo stop alla prescrizione del reato dopo il primo grado di giudizio il Pd non è d’accordo con tale modifica. Il vicesegretario Andrea Orlando in un’intervista su La Stampa dichiara: “Credo che la drastica cancellazione della prescrizione sia un errore, ma dentro un percorso processuale si possono trovare equilibri compensando con altre garanzie”. Resta poi sul tavolo il tema e la disciplina delle intercettazioni. Come riporta l’agenzia stampa Agi divergenze si riscontrano anche in merito alla separazione delle carriere in magistratura, ed alcuni contrasti anche sul decreto “Spazza corrotti” che preclude l’accesso del condannato alle gare di appalto nella pubblica amministrazione.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore