Passa il decreto nonostante l’allarme lanciato da Libera e da magistrati autorevoli sull’effetto nefasto che avrà l’improcedibilità sulle confische. Il decreto legislativo della ministra Marta Cartabia che attua la delega con la riforma del processo Penale. Il parere positivo “secco”, cioè senza osservazioni o condizioni, proposto dal relatore Franco Vazio del Pd, è stato votato da tutti i partiti che sostenevano la maggioranza del governo di Mario Draghi: e dunque Lega, Pd, Forza Italia e Azione. Hanno votato contro i deputati del Movimento 5 Stelle, dopo aver proposto una parere alternativo in cui venivano chieste delle modifiche al testo del governo. Voto negativo dei deputati di Alternativa oltre all’astensione di Fratelli d’Italia.
Vazio: “Un passo importante”!
Anche al Senato la commissione Giustizia aveva espresso un parere positivo “secco”: adesso il decreto legislativo potrà dunque essere emanato subito dal governo e pubblicato in Gazzetta. Soddisfatto, dopo il voto, il relatore Vazio: “è un passo importante in direzione di un giusto processo e anche in direzione di accelerare i tempi del processo pur tenendo alte le garanzie. Ogni riforma, anche la migliore, va verificata sul campo e anche questa non si sottrae a questo principio. Certo è che il lavoro svolto sui decreti legislativi dal Ministro Cartabia e dai uffici del ministero è stato eccellente”.
Riguardo il penale, come riporta il sito del Sole 24 Ore, il ritardo di qualche ora nella approvazione del Dlgs sarebbe legato al fatto che una dei due relatori, Giulia Sarti (M5S), non si è presentata, secondo taluni perché in linea con la posizione del proprio gruppo che chiedeva modifiche al decreto legislativo. L’episodio ripete quanto avvenuto durante l’esame della legge delega su cui Sarti era relatrice assieme a Vazio, ma al momento del voto non si presentò condividendo la linea critica di M5S.
Il parere alternativo presentato dal capogruupo di M5S in Commissione Eugenio Saitta, chiedeva dieci modifiche non secondarie al testo, rimettendo in discussione le norme approvate dalla legge di delega. Secondo quanto affermava il parere presentato da M5S tali norme “presentano alcune criticità che rischiano di rendere meno efficiente la nostra giustizia penale rispetto alle giustificate esigenze degli utenti del servizio Giustizia, i cittadini, nonché di indebolire, di fatto, il contrasto di reati particolarmente gravi nel nostro ordinamento”.
Un “parere semi-giustizialista”!
Enrico Costa (Azione) ha parlato di un “parere semi-giustizialista” respingendolo, così come il capogruppo del Pd Alfredo Bazoli: “questa riforma – ha detto – è la cosa migliore approvata in questa legislatura: migliora in efficienza, efficacia, in tema di garanzie per gli imputati e per le parti tutto il processo penale”.