Riforma del processo civile, approvati due dl. Le ultime novità

Marta Cartabia

Il Consiglio dei ministri, su proposta della guardasigilli Marta Cartabia, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge delega di riforma del processo civile e dell’Ufficio per il processo, approvata dal Parlamento il 26 novembre 2021. Gli interventi – che, come spiega il sito dell’agenzia Ansa, rientrano negli impegni per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – puntano a fornire risposte più celeri alle esigenze quotidiane dei cittadini nel rispetto delle garanzie.

Una nota di Palazzo Chigi!

Fra le novità introdotte, riferisce un comunicato di Palazzo Chigi, “la valorizzazione delle forme di giustizia complementare“. In effetti, “si potenzia la mediazione anche con incentivi fiscali; la negoziazione assistita tramite avvocati viene estesa tra l’altro anche alle controversie di lavoro e si potenzia l’arbitrato. Per una semplificazione del procedimento civile, la causa deve giungere alla prima udienza già definita nelle domande, eccezioni e prove; si procede con una semplificazione della fase decisoria e tra l’altro con una stabilizzazione delle innovazioni telematiche introdotte durante l’emergenza COVID-19″.

“Sempre in relazione all’obiettivo di semplificazione, sono contenuti molteplici interventi relativi all’assetto del giudizio di primo grado, con una rideterminazione in aumento della competenza del giudice di pace e con una riduzione dei casi in cui il tribunale opera in composizione collegiale. Si introduce l’istituto del rinvio pregiudiziale in Cassazione, consistente nella possibilità per il giudice di merito, quando deve decidere una questione di diritto nuova, di difficile interpretazione e suscettibile di reiterazione, sulla quale ha preventivamente provocato il contraddittorio tra le parti, di sottoporre direttamente la questione alla Corte di cassazione per la risoluzione del quesito posto”.

Il secondo decreto approvato “prevede una compiuta e sistematica regolamentazione dell’Ufficio per il processo, l’istituto che va a sostegno degli uffici giurisdizionali sia penali che civili; viene esteso alla Corte di cassazione e alla Procura generale presso la Corte di cassazione nonché agli uffici di merito del settore penale. L’estensione e potenziamento dell’Ufficio per il processo incrementano l’efficacia del lavoro degli uffici giudiziari e dell’amministrazione nel suo complesso e contribuiscono a rendere effettive le riforme di carattere processuale, attraverso misure organizzative idonee ad abbattere il carico e l’arretrato giudiziario, in linea con gli obiettivi del Pnrr”.

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