Retribuzioni, le nuove regole per il pagamento dei lavoratori previste in Legge di Bilancio

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Retribuzioni, nuovi metodi per il pagamento dei lavoratori. Arrivano le nuove norme da sapere contenute nella Legge di Bilancio in tema di pagamento delle retribuzioni dei lavoratori. “I datori di lavoro avranno l’obbligo di pagare lo stipendio tramite strumenti tracciabili: sarà così impedito ogni abuso futuro attraverso la prevenzione”. Lo afferma Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e prima firmataria dell’emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio. “Mai più estorsioni a danno delle lavoratrici e dei lavoratori. Abbiamo finalmente l’occasione di dotarci di uno strumento per contrastare la pratica diffusa tra i datori di lavoro di corrispondere ai lavoratori una retribuzione inferiore a quanto previsto dalla busta paga”, così Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e prima firmataria della proposta di legge approvata dalla Camera, con solo 5 voti contrari, sulla modalità di pagamento delle retribuzioni ai lavoratori .

La legge prevede la tracciabilità dei pagamenti.

“La legge, che prevede l’obbligo per i datori di pagare lo stipendio ai lavoratori tramite strumenti tracciabili, impedirà ogni futuro abuso perché lo preverrà. E potremo farlo aiutati dalla tecnologia che tiene insieme modernità e diritti grazie a trasparenza e a controlli incrociati”, ha sottolineato Di Salvo. “Il provvedimento”, prosegue, “elenca tre metodi: bonifico bancario, pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale, assegno, e dice che la firma sulla busta paga non corrisponde a prova a discarico. Impedire i ricatti alle persone nel mondo del lavoro vuol dire anche favorire e sostenere le imprese sane, danneggiate da una concorrenza sleale di chi guadagna sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici”.

“Oggi abbiamo compiuto un primo passo per evitare abusi sulle persone più fragili, molte delle quali sono donne, e per arrestare una prassi vergognosa che rappresenta un grave danno per i lavoratori che, in posizione di debolezza e subalternità, vengono non solo depauperati, ma sono lesi nella loro dignità e nel diritto a una giusta retribuzione, in violazione della Carta Costituzionale. Altri passi avanti per i diritti della lavoratrici e dei lavoratori erano già stati fatti con la legge contro le dimissioni in bianco, con la legge contro il caporalato, con la scelta del jobs act e di tutti i provvedimenti che favoriscono il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Ora”, conclude Di Salvo, “dobbiamo continuare in questa direzione con determinazione contro la precarietà e le sue nuove frontiere”Approvata alla Camera la proposta di legge sulle modalità di pagamento delle retribuzioni ai lavoratori.

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