Reddito e pensioni di cittadinanza: le novità dalla Nota di aggiornamento al Def

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Nella Nota di aggiornamento al Def è stato dedicato un paragrafo al Reddito di cittadinanza (RdC) ed alla
Pensione di Cittadinanza (PdC), misure introdotte nel corso del 2019. Secondo i dati disponibili ad agosto 2019 e riferiti al mese precedente, indicano che, in termini di nuclei familiari, i percettori ammontavano già a circa 922 mila (di cui oltre 112 mila destinatari di PdC) su un totale di 1,5 milioni di domande, che corrispondono a un numero complessivo di beneficiari che supera i 2 milioni.

Quasi tutte le Regioni hanno proceduto  all’assunzione dei navigator e per ogni Regione è stato predisposto un piano operativo con tutti i compiti assegnati alle nuove figure di consulenza. “Con l’obiettivo di rinforzare i Centri per l’impiego, i ‘navigator’ supporteranno la definizione e la realizzazione dei piani  personalizzati, nonché il raccordo con le imprese, con le strutture di istruzione e formazione, con i Comuni e con tutti i servizi erogati dai diversi attori del mercato del lavoro a livello locale, valorizzando le opportunità offerte nel territorio”, si legge nel testo del documento.

Il ruolo dell’Anpal

L’ANPAL ha messo a disposizione degli operatori dei Centri per l’Impiego uno strumento digitale per la gestione delle attività connesse al RdC. Gli operatori possono visualizzare la lista dei beneficiari del RdC e monitorare quotidianamente l’avanzamento delle loro attività di ricerca del lavoro. La piattaforma digitale permetterà un accesso diretto e puntuale alle informazioni relative ai beneficiari del RdC e dei nuclei familiari, in forma aggregata e per singola persona.

Patto per l’Inclusione sociale

Il Governo è intenzionato ad implementare nuovi servizi connessi al RdC sulla Piattaforma. “I nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza che non sono immediatamente attivabili possono iniziare un percorso di inclusione sociale mediante la condivisione di un Patto per l’Inclusione sociale. Ciò ha richiesto il potenziamento dei servizi sociali dedicati, attraverso l’attribuzione di risorse ai territori a valere sulla Quota servizi del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e sul Programma Operativo Nazionale Inclusione (FSE 2014-2020)”.

 

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