Reddito di cittadinanza, presidente Inps conferma un miliardo di risparmi!

Reddito di Cittadinanza, pagamenti anticipati per il mese di febbraio 2022

Il reddito di cittadinanza è lo strumento di sostegno economico e formazione professionale indirizzato a coloro che si trovano in condizioni di particolare disagio economico e sociale, per contrastare la povertà, la diseguaglianza e l’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro e alla formazione professionale. Dal 6 marzo 2019, è possibile presentare la domanda per la richiesta del reddito di cittadinanza. Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, nel suo intervento dal Festival dell’Economia di Trento ha confermato un miliardo di risparmi.

Reddito di cittadinanza, Tridico: “Un milione 270 mila domande a fine maggio, un miliardo risparmi”  

Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, nel corso di un dibattito al Festival dell’Economia di Trento ha dichiarato “Il sostegno al reddito è di circa 5 miliardi. Essendo risorse abbastanza generose, penso che il poverty gap venga ad essere completamente colmato“.  E ha poi aggiunto che le domande per il reddito di cittadinanza “fino al 31 maggio sono state 1 milione e 270 mila, sono in linea con quelle previste e c’è un tasso di rifiuto del 25%, cioè quelle respinte. Se si conferma questo andamento avremo 1 miliardo l’anno che poi potrà essere utilizzato dal Governo“.

Il numero uno dell’Inps, Pasquale Tridico, ha poi spiegato: “Il motivo per cui 531 euro è la media del reddito di cittadinanza è perché al Sud, dove c’è un’importante domanda, non chiedono il sostegno all’affitto” che ammonta a 280 euro “perché hanno la casa di proprietà“.

Il presidente Tridico a poi sottolineato nel suo intervento al Festival dell’Economia a Trento: “Voi avete sentito parlare di una grossa fake news, cioè 100.000 persone che hanno restituito il reddito ma non è vero. Ci sono stati 12 casi, ad esempio Genova, Napoli e Palermo, dove delle persone si sono informate sul come rifiutare il reddito. Ma sapere perché? Sono state le aziende, per cui queste persone lavoravano in nero, per evitare sanzioni, a consigliare ai beneficiari di rinunciare”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore