Reddito di Cittadinanza, per Tridico è essenziale

Reddito di Cittadinanza: obbligatorio dal 1 febbraio il super green pass per i percettori. Le ultime novità

Secondo il presidente dell’INPS Pasquale Tridico nel nostro Paese c’è un atteggiamento molto violento, aggressivo e indifferente verso i poveri. L’Italia non sembra pronta ad accettare l’esistenza di un reddito minimo. Il dirigente risponde in tal modo alle critiche, lanciate da una parte del mondo politico, contro la misura di contrasto alla poverà introdotta nel 2019 e ribadisce che questo strumento è essenziale al di là degli scarsi risultati sul fronte dell’occupazione.

Non ha funzionato l’inserimento al lavoro!

Come riporta il sito tgcom24.mediaset.it, “Il Paese – ha detto Tridico intervenendo a un dibattito sul provvedimento al Festival Bergamo Città impresa – non è pronto politicamente in termini maggioritari ad accettare l’esistenza di un reddito minimo. Non lo tolleriamo perché abbiamo preferenze sociali che non ci fanno propendere a dare 7-8 miliardi ai poveri“. Ha poi ammesso che non ha funzionato la parte sull’inserimento al lavoro, ma che questo è dovuto sia alla scarsa occupabilità di gran parte delle persone interessate al sussidio sia al fatto che i centri per l’impiego “intermediano poco o nulla” e che sui servizi pubblici per il lavoro “negli ultimi 20 anni è stato sbagliato tutto“.

Bisogna lavorare sulla formazione di base!

Su oltre tre milioni di persone interessate – ha proseguito – due terzi sono minori, disabili e anziani. Il 75% delle persone interessate dal Reddito non ha mai lavorato e chi lo ha fatto ha avuto poche settimane di lavoro. “Il grosso del lavoro da fare – ha spiegato – è sulla formazione di base” dato che molti dei percettori hanno solo la licenzia media o addirittura solo quella elementare.

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