Reddito di Cittadinanza, novità sui tagli ai titolari di pensioni di invalidità

La ministra della Disabilità Erika Stefani presenterà un emendamento allo scopo di esonerare dal taglio del Reddito di Cittadinanza i titolari di pensioni di invalidità aumentate per effetto di una sentenza della Consulta. La promessa è arrivata dopo che l’Inps, con il parere favorevole del ministero del Lavoro e del Welfare, ha iniziato a conteggiare negli introiti delle famiglie anche le maggiorazioni di assegni sociali e pensioni riconosciute a invalidi civili totali, ciechi civili assoluti, sordomuti ed inabili al lavoro.

Il silenzio di Orlando!

Come spiega il sito de Il Fatto Quotidiano, non c’è stato alcun commento del ministero di Andrea Orlando. Nei giorni scorsi il senatore Riccardo Nencini (Psi) ha comunque presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere se il ministro dem non ritenga “doveroso prevedere un intervento normativo” per correggere la rotta, evitando che siano di fatto annullati gli aumenti riconosciuti dallo Stato dopo che la Consulta ha stabilito l’incostituzionalità dei precedenti assegni da 285 euro al mese.

Un appello alla ministra Erika Stefani!

Nel silenzio del Ministro del Lavoro, che durante l’audizione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza non ha menzionato l’argomento, le associazioni che si occupano dei diritti delle persone con disabilità hanno fatto appello alla ministra leghista, che fa sapere di voler correre ai ripari con un emendamento correttivo.

Il problema non nasce da nuovi interventi normativi, ma dall’applicazione letterale del “decretone” del 2019. Per avere diritto al RdC occorre che il nucleo familiare abbia un ISEE inferiore a 9.360 euro, patrimonio immobiliare sotto i 30.000 euro e mobiliare non sopra i 6000 e infine reddito inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza che tiene conto del numero di componenti. Il reddito, specifica la legge, include “il valore annuo dei trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti”.

Finora l’Inps aggiornava solo i dati su assegno di maternità, assegno per il nucleo familiare e pensione ed assegno sociale. Da gennaio ha iniziato a prendere in considerazione anche le maggiorazioni delle pensioni di invalidità, che nel 2020 sono state portate fino a 651,51 euro per tredici mensilità. Così molti invalidi si sono visti decurtare notevolmente – di circa 400 euro – o addirittura azzerare, per aver superato il tetto massimo di reddito, la ricarica sulla card gialla.

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