Reddito di Cittadinanza, le novità sulle ipotesi di riforma

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Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza, come ormai tutti si aspettano, ci sono dei cambiamenti in vista. Ne parla il sottosegretario al Lavoro della Lega, Claudio Durigon: «Siamo ancora nella fase di studio. Abbiamo proposto di non estenderlo più a vita ma con una tempistica precisa per chi è abile al lavoro: 18 mesi di reddito con sei mesi di stop con formazione e inserimento nel mondo del lavoro, poi un decalage di 12 mesi. Arriviamo a un percorso di 36 mesi di reddito e poi si esce».

Come riporta il sito de Il Messaggero, Durigon ha sostenuto quanto sopra parlando delle ipotesi di riforma del Reddito di Cittadinanza alle quali si sta lavorando in vista della prossima manovra. Intervistato da Radio Capital, Durigon ha riconosciuto che «la parte assistenzialistica ha avuto una grande funzione», ma il RdC è stato «un vero fallimento per gli abili al lavoro».

Formazione adeguata per rientrare nel mondo del lavoro!

Lo stesso Durigon, nei giorni scorsi, aveva detto dal palco dell’Auditorium della Musica alla platea dei manager dell’assemblea nazionale della Cida: «Noi non diciamo che il reddito di cittadinanza deve essere represso. Ma che chi può andare a lavorare deve farlo. Chi percepisce il reddito deve avere la formazione adeguata per rientrare nel mondo del lavoro, non bisogna pensare che non si possono accettare offerte congrue».

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