Reddito di cittadinanza: la quota affitti è cumulabile con altri sussidi!

C’è una novità importante che riguarda il Reddito di Cittadinanza: sarà possibile cumulare la quota dei 280 euro destinata all’affitto di abitazioni con altri sussidi erogati, per lo stesso scopo, dagli enti locali. Lo prevede la nuova nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, la numero 3.825 del 2020, riportata dal sito Blastingnews, che prende posizione sul doppio contributo pubblico al canone di affitto della casa di abitazione per coloro che percepiscono il RdC.

In effetti, secondo questa comunicazione, chi riceve i 280 euro di quota affitto, potrà presentare domanda anche per ulteriori contributi erogati, per la stessa finalità, dai Comuni e dalle Regioni. La nota recita, infatti, che il diritto all’abitazione “rientra tra i requisiti essenziali caratterizzanti la socialità alla quale si adegua lo stato democratico voluto dalla Costituzione”. Quindi la misura del Reddito di Cittadinanza che indennizza i beneficiari per il pagamento del canone di locazione è compatibile con i sussidi erogati dagli enti locali.

Un bene di primaria importanza!

Ricordiamo che il diritto all’abitazione costituisce un bene di primaria importanza ed inviolabile, come ribadisce dalla sentenza numero 44 del 2020 della Corte costituzionale. Infine, il decreto legge numero 4 del 2019, che ha istituito il Reddito di Cittadinanza, non presenta alcuna incompatibilità tra la quota spettante per l’affitto nel RdC e gli aiuti previsti a livello comunale o regionale per la medesima finalità.

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