Reddito di Cittadinanza, ecco i nuovi requisiti

Reddito di Cittadinanza: obbligatorio dal 1 febbraio il super green pass per i percettori. Le ultime novità

Il disegno di legge di Bilancio approvato dal Consiglio dei ministri contiene delle norme che rendono più strette le condizioni per ottenere e mantenere il Reddito di Cittadinanza. L’obiettivo, come spiega il sito del Corriere della Sera, è ridurre gli abusi, rafforzando i controlli, e prosciugare il bacino dei beneficiari occupabili che prendono il sussidio pur sottraendosi alle attività lavorative.

Così il Governo cerca di fermare la continua espansione dei titolari del sussidio che, anche in conseguenza della crisi pandemica, sono stati nel 2021 circa 1,7 milioni di famiglie, per un totale di 3,8 milioni di beneficiari. Il che ha fatto salire la spesa a quasi 9 miliardi l’anno. L’assegno medio per famiglia è di 578 euro al mese (271 euro per i titolari di pensione di cittadinanza) per diciotto mesi rinnovabili dopo una pausa di un mese.

Finora le domande di RdC sono state accettate sulla base dei dati autocertificati dai richiedenti. L’Inps verifica prima della concessione del sussidio i dati Isee mentre quelli anagrafici e di residenza vengono verificati dopo e quelli del casellario giudiziario sempre dopo e a campione. Ora la Manovra dispone che anche i controlli all’anagrafe vanno fatti prima e che debbano essere incrociate le banche dati dell’Inps con il casellario giudiziario. Oltre a ciò viene esteso l’elenco dei reati incompatibili col Reddito.

Immediata disponibilità al lavoro!

Finora i beneficiari del Rdc considerati occupabili devono sottoscrivere la Did, Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, entro trenta giorni dal riconoscimento del sussidio o comunque quando ricevono la prima convocazione da parte dei centri per l’impiego. Dal 2022, invece, la Did dovrà essere firmata nel momento in cui si presenta la domanda per il Reddito. In questo modo i centri per l’impiego disporranno in anticipo di una serie di informazioni utili alla profilazione dei percettori. Per favorire la collocazione al lavoro dei beneficiari del Reddito occupabili, circa un terzo del totale, viene modificata la nozione di offerta congrua di lavoro, quella cioè che se rifiutata più volte determina la decadenza dal sussidio.

Finora la prima offerta è congrua se riguarda un’occupazione entro 100 chilometri dalla residenza del beneficiario, la seconda entro 250 chilometri e la terza da tutto il territorio nazionale. Dal 2022, invece, la prima dovrà essere entro 80 chilometri (o una percorrenza della durata non superiore a 100 minuti con i mezzi pubblici), ma già la seconda offerta di lavoro sarà congrua se arriverà da qualsiasi parte d’Italia. Inoltre verrà considerata più facilmente congrua l’offerta part-time: basta che l’orario non sia sotto il 60% di quello dell’ultimo contratto (finora la soglia è dell’80%).

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