Reddito di Cittadinanza e pensioni, a chi andranno più risorse

Reddito di Cittadinanza, sei mesi extra, per chi?

Al ministero dell’Economia si rivedono i conti della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, che il governo Draghi ha presentato solo con le stime tendenziali, quelle che non tengono conto delle misure che potrebbero essere prese. Come riporta il sito del GdS, i nuovi dati del Pil sono attesi lunedì mattina dall’Istat. Sono i primi relativi alla crescita economica nel terzo trimestre dell’anno. Il «consensus» stilato dagli analisti vede una crescita piatta rispetto al trimestre precedente, che aveva segnato un balzo dell’1,1% del Pil. Una maggiore crescita avrebbe un trascinamento anche sul 2023, con impatto positivo sui conti, ad esempio per il maggior gettito.

Altre risorse!

Nuove risorse potrebbero arrivare da una stretta sul Reddito di Cittadinanza. Ne ha parlato il vicepremier Matteo Salvini con Bruno Vespa: sospendendo per sei mesi il RdC a chi è in condizioni di lavorare e ne ha usufruito già per diciotto mesi si risparmia un miliardo per finanziare Quota 102 per andare in pensione. Intanto la riproposizione di Opzione Donna e dell’Ape Sociale è data per scontata. Ma verrebbe riproposta anche Quota 102, che ha un impatto su poche migliaia di posizioni e quindi un costo limitato.

Rimarrebbe per ora solo una proposta politica non ancora messa a terra l’idea di un incentivo pensionistico per chi lavorerà oltre i 63 anni, che però aumenterebbe la propensione a rimanere al lavoro, che è uno dei parametri per fare le stime macro dei conti previdenziali. Altre risorse potrebbero arrivare dagli extraprofitti – modificando la base imponibile o alzando l’aliquota – e dalla revisione degli conti sui bonus sulla casa. Tornerebbe poi la «spending review», con il taglio mirato delle spese dei diversi ministeri.

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