Reddito di Cittadinanza criticato dalla Corte dei Conti: sarà abolito? Tutti i dettagli!

Il Reddito di Cittadinanza è a rischio abolizione! Il supporto pensato e voluto dal Movimento 5 Stelle per dare un sostegno alle famiglie economicamente svantaggiate, potrebbe non figurare nella Legge di Bilancio 2021 per decisione della Corte dei Conti. Quest’ultima potrebbe cancellare il RdC, perché i risultati ottenuti in rapporto alle politiche attive del lavoro, in altri termini al reinserimento lavorativo dei percettori, sarebbero stati a tutt’oggi deludenti.

Secondo i dati forniti da ANPAL Servizi, e riportati dal sito del Giornale di Sicilia, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che sono riusciti ad ottenere un contratto di lavoro sono circa quarantamila, a tutto il 10 febbraio 2020. Oltre a ciò, c’è da dire che solo il 23,5% dei percettori ha cercato attivamente lavoro attraverso i Centri per l’Impiego, e di questi solo il 2,2% lo ha trovato. Fallimentare dunque si sarebbe rivelato il sistema che ruota attorno ai Centri per l’Impiego per i quali è stato a suo tempo investito un miliardo di euro.

Prematuro parlare di fallimento del RdC!

Tuttavia, secondo il GdS, potrebbe essere “prematuro parlare di un vero e proprio fallimento del Reddito di Cittadinanza e dei Centri per l’Impiego. Si deve infatti sottolineare che il RdC è partito a marzo 2019 ma soltanto a settembre 2019 è stato incrementato il personale dei navigator“. Inoltre va anche presa in considerazione la serrata dovuta al Covid-19 e l’erogazione di nuovi sussidi introdotti per le famiglie più colpite dall’emergenza. E quindi “entrambe le condizioni potrebbero dunque aver rallentato la riforma dei servizi per le politiche attive per il lavoro”.

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