Reddito di Cittadinanza, comunicazioni Inps sui versamenti sospesi

Reddito di Cittadinanza: obbligatorio dal 1 febbraio il super green pass per i percettori. Le ultime novità

Come tutti sanno, la Manovra 2023 prevede l’abolizione di Reddito e Pensione di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024, nell’attesa di una riforma organica delle misure di di inclusione attiva e di sostegno alla povertà. Sempre la norma in oggetto ha ridimensionato a sette mensilità, per l’anno corrente, il ricorso a RdC e PdC introducendo peraltro una serie di deroghe per certe categorie di percettori. L’Inps si è pronunciato con il Messaggio del 6 ottobre 2023 numero 3510 per spiegare la gestione del Reddito di Cittadinanza nei confronti tanto dei nuclei interessati dal tetto delle sette mensilità quanto dei soggetti che, viceversa, potranno beneficiare del sussidio fino al prossimo 31 dicembre.

L’eventuale riattivazione del sussidio entro i termini stabiliti!

Per quanto riguarda la percezione del Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, i servizi sociali, entro il sunnominato termine di sette mesi e comunque non oltre il 31 ottobre 2023, comunicano all’Inps tramite la piattaforma GePI l’avvenuta presa in carico. Trascorso tale termine, in assenza della comunicazione richiesta, l’erogazione del sussidio è “sospesa e può essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all’avvenuta comunicazione, fermo restando il termine del 31 ottobre 2023”.

Sospensione per completata fruizione!

In effetti l’Inps, già dallo scorso mese di luglio, sta procedendo “a sospendere l’erogazione della misura del Reddito di Cittadinanza per i nuclei che non abbiano i requisiti per continuare a fruire della misura nell’anno 2023 oltre le sette mensilità”. I soggetti interessati dalla sospensione vedranno indicata nella procedura la seguente motivazione: “Domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore