Reddito di Cittadinanza addio, le misure in sostituzione

Data ormai per scontata l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, cui dovremo dare l’addio a partire dal primo gennaio 2023, il governo Meloni sta configurando i palliativi che dovrebbero sostituirlo, sia pure con una notevole riduzione del ventaglio di persone che beneficerebbero del sussidio.

Le misure sostitutive!

Al posto della misura abolita entra in vigore il Supporto per la formazione e il lavoro come nuovo tentativo di sostegno alle persone occupabili in situazione di povertà: è quanto si legge nel Decreto Legge inviato per la bollinatura alla Ragioneria Generale, nel quale è confermata l’introduzione dell’assegno di inclusione per le famiglie in difficoltà nelle quali ci sono minori, disabili o over 60.

Il Supporto per la formazione e il lavoro.

Il Supporto per la formazione e il lavoro parte il 1° settembre 2023 e prevede un’indennità di 350 euro mensili per un massimo di dodici mesi solo per chi partecipa a programmi di formazione e progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate. Nei provvedimenti rientra anche il servizio civile universale. Il sussidio è percepibile dai componenti dei nuclei familiari, di età compresa fra 18 e 59 anni in condizioni di povertà assoluta, con un valore dell’Isee familiare non superiore a euro 6.000 annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione.

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