Quota 100, pensione di cittadinanza, taglio delle pensioni d’oro: le proposte al vaglio del nuovo esecutivo!

Pensioni e Previdenza complementare: la posizione della Uil

In vista della Legge di Bilancio, si continua a discutere non solo di reddito di cittadinanza e flat tax, ma soprattutto di riforma delle pensioni. La prima manovra targata Lega-M5S avrà ad oggetto la quota 100 e le pensioni di cittadinanza volute dal M5S.

Sembra che non verrà presa in esame la cosiddetta ‘Quota 41’, la misura che oggi consente di andare in pensione, indipendentemente dall’età anagrafica, una volta maturati 41 anni di contributi. Spazio, invece, per il taglio delle pensioni d’oro.

Quota 100: le novità proposte dal nuovo governo in vista della varo della manovra.

L’idea del vicepremier Salvini per “smontare” l’attuale normativa sulle pensioni, ossia la legge Fornero consiste nel ridurre l’età di ritiro dal lavoro con l’introduzione di quota 100. Si tratta della possibilità per i lavoratori di accedere al pensionamento quando la somma dell’età anagrafica e degli anni di contributi versati è pari almeno a 100. Il vicepremier della Lega mira a far passare l’ipotesi di quota 100 che preveda come età di accesso i 62 anni di età e 38 di contributi, mentre al Tesoro si starebbe lavorando su 64 anni e 36 di contributi.

Pensione di cittadinanza e taglio delle pensioni d’oro.

Un’altra misura previdenziale al vaglio del governo consiste nell’allineamento graduale dell’assegno dei pensionati indigenti (in totale 4,5 milioni) a quota 780 euro mensili, valore che l’Istat considera come soglia di povertà. Di Maio, a tal proposito, ha dichiarato: ”Tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà dovranno arrivare a 780 euro. Qualcuno ha il coraggio di opporsi a questa cosa?”. “Avere una pensione per sopravvivere un intero mese è un principio di civiltà”.

Per quel che riguarda il taglio delle pensioni d’oro, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, ha dichiarato che ci sarebbero “tutte le condizioni” affinché l’esecutivo giallo-verde “vada speditamente al risultato”. La misura, volta ad ottenere “una maggiore equità sociale“, riguarderebbe gli assegni pensionistici superiori ai 4mila euro non giustificati dai versamenti contributivi.

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